Politica

Striscione Regeni rimosso, M5S contro Fedriga: "Decisione vergognosa"

Polemiche sulla decisione del governatore del Friuli Venezia Giulia, che ha tolto lo striscione giallo per Regeni

Un momento del sit-in davanti all'ambasciata egiziana per chiedere la verità sulla morte di Regeni
Un momento del sit-in davanti all'ambasciata egiziana per chiedere la verità sulla morte di Regeni

Si è scatenata la bufera attorno alla decisione del governatore leghista del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, di togliere lo striscione giallo di Amnesty International, che chiedeva "verità per Giulio Regeni", il ricercatore ucciso in Egitto nel 2016.

Già ieri, Fedriga aveva commentato le critiche arrivate dai membri del Pd: "Malgrado non condivida la politica degli striscioni e dei braccialetti, non ho fatto rimuovere lo striscione per più di un anno per non portare nell'agone politico la morte di un ragazzo. Evidentemente questa sensibilità non appartiene a tutti e ad ogni occasione non si perde tempo per alimentare polemiche". Quella di ieri è stata, a detta del governatore, "l'ennesima pretestuosa provocazione, in conseguenza della nostra decisione di addobbare il palazzo per gli Europei under 21 che si tengono nella nostra Regione. Perfino la Uefa mi ha dovuto scrivere impaurita da sterili tormentoni che non fanno altro che strumentalizzare il dramma avvenuto".

Contro il governatore friulano si è abbattuto anche l'ex premier Enrico Letta: "Dopo la vergognosa decisione del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, ancora più forte la richiesta di verità per Giulio Regeni", ha scritto Letta su Twitter.

Duro anche il commento dell'ex presidente della Camera, Laura Boldrini: "L'Egitto continua a sabotare le indagini su sequestro, la tortura e l'omicidio di Giulio Regeni e la Lega che fa? Anzichè ritirare l'ambasciatore italiano a Il Cairo ritira lo striscione dal balcone della Regione Fvg che chiede verità per Giulio".

Ma Fedriga ora non deve fare i conti solamente con il Pd, ma anche con gli alleati di governo della Lega, i grillini che non sembrano per niente contenti della sua decisione.

"È incomprensibile la scelta del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia", ha detto il deputato Giulio Penna, che non condivide il gesto del governatore leghista, soprattutto "ora che il nostro Paese, anche attraverso l'istituzione di una commissione d'inchiesta parlamentare, si è stretto unanimemente attorno alla famiglia del ricercatore scomparso tre anni fa al Cairo". Il deputato si è anche augurato che Fedriga "possa tornare sui suoi passi: lo striscione è solo un simbolo, ma se la sua rimozione è sintomo di un disinteresse nella ricerca della verità sull'uccisione in terra straniera di un suo concittadino, è bene che Fedriga lo dica con chiarezza".

Altri deputati del Movimento 5 Stelle parlano di "scelta incomprensibile", dato che quello striscione rappresenta un'importante segnale di incoraggiamento a continuare le indagini sulla morte del ricercatore, ucciso in Egitto, per la cui morte si cercano i colpevoli da oltre 3 anni.

Dal canto suo, però, Fedriga non sembra intenzionato a tornare sui suoi passi: "Qualcuno vuole fare polemica a prescindere, vuole utilizzare quella vicenda da un punto di vista politico- ha detto il governatore- Io ho fatto una scelta chiara, quella di non portare nella mischia politica il dramma e la morte di un ragazzo. Mi sembra surreale che vogliano utilizzare il ragazzo in questo modo". Poi ha specificato la volontà di cercare la verità sul caso Regeni: "Credo che sia doverosa la verità e spero che la commissione d'inchiesta e il governo vadano avanti per ottenere la verità su quanto accaduto a Giulio Regeni. Mi auguro però che non sia l'unico caso che ha questa attenzione".

Da parte dei leghisti rimane ferma la convinzione per cui "non sarà uno striscione a farci trovare la verità su Giulio Regeni.

Le polemiche di queste ore sono solo chiacchiere: i fatti invece dicono che il 30 aprile scorso abbiamo istituito una Commissione parlamentare d'inchiesta per cercare di fare giustizia, cosa che il Pd non ha fatto, a loro bastava evidentemente uno striscione".

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