Cultura e società

Stretta in Iran: "Niente scuola per le ragazze senza il velo"

Il ministero dell'Istruzione dell'Iran ha annunciato che non saranno forniti servizi alle studentesse che "non si attengono al codice di abbigliamento delle scuole"

Stretta in Iran: "Niente scuola per le ragazze senza il velo"

Il ministero dell'Istruzione dell'Iran ha annunciato che non saranno forniti servizi alle studentesse che «non si attengono al codice di abbigliamento delle scuole». Lo rende noto il portale di dissidenti iraniani Iran International facendo sapere che anche il ministero della Sanità ha dichiarato in un comunicato che le università legate al ministero non forniranno servizi alle studentesse che non utilizzano il velo, obbligatorio in pubblico per le donne dalla fondazione della Repubblica islamica nel 1979.

Questo mentre continuano anche i misteriosi avvelenamenti delle studentesse. Sono infatti cinque quelle della scuola femminile «22-Bahman» di Naghadeh, nella provincia dell'Azerbaigian occidentale nel nord ovest dell'Iran, che sono state portate in ospedale dopo avere inalato gas tossico mentre si trovavano nell'istituto scolastico. Lo ha fatto sapere il quotidiano riformista Shargh, citando una fonte nel ministero dell'Istruzione. Analoghi episodi di intossicazioni a scuola erano stati denunciati a partire da fine novembre e oltre 5000 studentesse sono state portate in ospedale per avere inalato gas tossico nelle scuole di 26 province del Paese.

Le intossicazioni hanno causato indignazione tra i genitori e tra la popolazione a causa di una mancata reazione da parte del governo e del suo possibile coinvolgimento nei casi che secondo attivisti sarebbero una vendetta contro le studentesse che hanno partecipato alle dimostrazioni anti governative iniziate a fine settembre dopo la morte di Mahsa Amini, la 22enne di origine curda che ha perso la vita dopo essere stata messa in custodia dalla polizia morale perché non portava il velo in modo corretto.

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