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Toninelli rompe il silenzio: "Proseguire nel governo per non tradire mandato"

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti dice che bisogna continuare nell'esperienza di governo. Ma si agita la crisi di governo

Toninelli rompe il silenzio: "Proseguire nel governo per non tradire mandato"

Danilo Toninelli rompe il silenzio. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in bilico dopo il voto con cui il Senato ha approvato la mozione Tav del Pd, parla della crisi di governo. E le sue parole provano a raffreddare gli animi nonostante i venti di crisi che scuotono Palazzo Chigi.

Per Toninelli, "non andare avanti significa tradire il mandato" assegnato dai cittadini che, a detta del pentastellato, è quello di "ridurre i pedaggi e aumentare la sicurezza" sulle autostrade. Nel corso della conferenza stampa al ministero, il titolare del dicastero jha risposto alle domande dei giornalisti sulla crisi di governo in maniera estremamente cauta. "Non voglio parlare di altro se non di concessionarie autostradali e di sicurezza", ha detto Toninelli. Ma è ovvio che il ministro sappia che il suo nome è finito da tempo nella lista nera dei ministri grillini che potrebbe saltare in un eventuale rimpasto di governo. E il fatto che alle Infrastrutture sia collegata sia la Tav che le capitanerei di porto è un indizio che fa capire perché Toninelli sia sulla graticola.

Le parole del ministro sulla volontà di far continuare lo stesso il governo confermano la linea che in queste ore si sta delineando da quartier generale del Movimento Cinque Stelle. Ieri Matteo Salvini ha detto che "qualcosa si è rotto", ma è ovvio che il dietrofront di Giuseppe Conte sulla Tav e su altri dossier è un segnale chiarissimo della direzione intrapresa dall'esecutivo. Ed è il motivo per cui la parte "governista" dei Cinque Stelle intende comunque proseguire nell'esperienza di governo con la Lega.

Intanto, Luigi Di Maio valuta le opzioni sta incontrando in queste ore i capigruppo pentastellati di Camera e Senato.

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