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La Trenta si sceglie un militare come segretario

Il braccio destro sarà Macrì, capitano e ricercatore del Cemiss. Dove ha lavorato anche lei

La Trenta si sceglie un militare come segretario

Roma - Si chiama Paolo Macrì ed è il nuovo segretario particolare del ministro della Difesa. Elisabetta Trenta ha scelto, per quel ruolo, qualcuno che arrivasse dal suo stesso ambiente, ovvero un ricercatore, per giunta proveniente della riserva selezionata dell'Esercito, come lei, in qualità di capitano. Sul sito del dicastero di via XX Settembre ancora non sono riportati i curriculum dei più stretti collaboratori della titolare del ministero delle Forze armate, ma si sa che la Trenta ha pescato nel bacino dell'università Link Campus, dove il ministro ha diretto un master in Intelligence e security, ma anche dal Cemiss, il centro militare di studi strategici, per cui il segretario particolare, in passato, si è occupato di alcuni studi. È sua, infatti, una ricerca del 2014 dal titolo Predisposizioni strategiche per l'evacuazione e/o la protezione dell'incolumità dei connazionali combattenti in caso di crisi. Macrì, stando a quando riporta sul suo profilo Linkedin, è avvocato, per il dipartimento progetti di sviluppo e finanziamenti europei di Roma Capitale ha lavorato come impiegato e ha compiuto diverse ricerche in ambito accademico e istituzionale. È, inoltre, analista e storico delle relazioni internazionali. In qualità di capitano della riserva selezionata dell'Esercito ha operato come legal advisor ed esperto Cimic. Riporta, inoltre, di essere consulente legale ed esperto in tema di diritti di cittadinanza e di consumerismo, ma anche esperto in tema di bandi comunitari dell'Unione europea e consulente legale ed esperto in tema d'internazionalizzazione d'impresa. Nel corso della sua carriera ha fatto anche il bibliotecario.

Il ministro ha voluto circondarsi di fedelissimi, tutti ricercatori, tutti provenienti dal mondo dell'analisi geopolitica e dell'Università, ma comunque legati al Cemiss, che lei stessa ha dato mandato sia rivitalizzato dopo un periodo di standby voluto dal precedente governo. All'interno dello stesso Gabinetto del ministro stanno avvenendo spostamenti di personale che per adesso non sono stati resi noti al pubblico, ma che dall'interno dicono essere «molto corposi».

Sul Cemiss, come su altre realtà di ricerca legate alle Forze armate, la Trenta vuol concentrare le risorse. Il governo ha promesso al presidente Usa, Donald Trump, di aumentare le spese militari per la Nato per arrivare al 2% chiesto dall'alleato. Ma l'aumento sarà concentrato quasi esclusivamente sulla ricerca, perché l'elettorato Cinque stelle è notoriamente antimilitarista.

Quanto percepisca Macrì per il ruolo assegnato al momento non è dato di saperlo, visto che non è stato formalizzato, ma a giudicare dalla cifra che era destinata ad Alberto Pandolfo, che ricopriva lo stesso ruolo con il ministro precedente, Roberta Pinotti, il riferimento è 55.

741 euro annui.

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