Cronache

Tutti in Sicilia i 450, l'Europa se li dividerà. A Zwara 8 in fuga morti dentro un camion

Sbarcati 128 bambini. In Libia uccisi dalle esalazioni: sul tir erano in 100

Tutti in Sicilia i 450, l'Europa se li dividerà. A Zwara 8 in fuga morti dentro un camion

Sono tutti a terra i 450 migranti arrivati nei giorni scorsi vicino a Linosa, a bordo di un barcone e poi trasferiti sul pattugliatore Monte Sperone della Guardia di Finanza e sulla Protector inglese, che fa parte del dispositivo Frontex. Hanno soggiornato poco più di 24 ore a bordo dei due mezzi militari e la maggior parte di loro è in buona salute, anche se il 90 per cento presenta segni di Scabbia. Solo un giovane, ricoverato all'ospedale di Modica, è in gravi condizioni a causa di una polmonite.

Si tratta di 272 uomini, 128 minori non accompagnati, tre bambini con genitori e 44 donne. Di questi 291 provengono dall'Eritrea, 92 dalla Somalia, i restanti da Bangladesh, Nigeria, Libia, Siria, Egitto e Algeria. Per lo più migranti economici, in cerca di una vita migliore, vittime di quegli stessi scafisti che li considerano carne da macello e che pur di guadagnare li mandano in mezzo al mare incontro, spesso, a morte certa.

L'autorizzazione allo sbarco è arrivata intorno alla mezzanotte di domenica e poco dopo le due navi hanno attraccato a Pozzallo, dove sono stati fatti scendere prima donne e bambini, quindi gli uomini. Gli addetti di Guardia di Finanza e Polizia di Stato hanno iniziato subito con le procedure di identificazione. Alcuni di loro hanno raccontato di esser partiti mercoledì da Zwara, ma che il cibo, dopo due giorni di navigazione, è finito. Secondo quanto spiegato in un tweet da Flavio Di Giacomo dell'Oim, avrebbero visto una nave e qualcuno si è gettato in mare, nonostante fosse lontana. Così quattro persone, tutte somale, tra cui un 17enne, avrebbero perso la vita. Dovrà essere il commissariato di Ragusa a indagare sulla vicenda. Così come a interrogare i presunti scafisti fermati proprio ieri.

I migranti, al momento, si trovano nell'hotspot di Pozzallo. Sono stati rifocillati e sottoposti a cure, ma è escluso che possano partire, già dalle prossime ore, per raggiungere le destinazioni assegnate. Prima vanno rimessi in forma e va escluso che chi ha la scabbia possa essere contagioso. Al momento si sa per certo che Francia, Germania, Malta, Spagna e Portogallo ne prenderanno 50 ciascuno, mentre l'Irlanda ha dato il suo assenso per 20. Ma si parla anche di un assenso, che potrebbe arrivare già nelle prossime ore, del Belgio. Se altre nazioni si aggiungeranno sarà così che l'Europa si accollerà un problema che è stato finora solo italiano. Insomma, il primo passo verso un'assunzione comune di responsabilità.

Qualche polemica arriva solo dall'amministrazione di Pozzallo. Il sindaco Roberdo Ammatuna ha chiarito: «Il viaggio martoriato dei migranti è finito, anche la macchina dell'hotspot ha funzionato, ma la nostra capacità organizzativa è stata messa a dura prova». Ecco perché ora chiede un incontro urgente con il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, «per discutere ogni dettaglio per il futuro, per evitare errori che potrebbero compromettere il lavoro certosino che portiamo avanti da anni».

Intanto, dalla Libia arriva la notizia che otto migranti, tra cui sei bambini, una donna e un giovane, sarebbero morti soffocati dentro a un container dopo aver inalato vapori di benzina. Il fatto è accaduto a Zwara.

La direzione per la sicurezza della città libica, in una nota, riferisce che altri 90 immigrati, che si trovavano nello stesso container, probabilmente nell'intento di farsi imbarcare su qualche nave, sono stati ricoverati in condizioni critiche.

Commenti