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Venezuela, Moavero: "Maduro illegittimo, l'Italia chiede elezioni"

Il ministro degli Esteri, riferendo alla Camera, parla della crisi in Venezuela e afferma che la posizione italiana è coerente a quella europea e del Gruppo di Montevideo

Venezuela, Moavero: "Maduro illegittimo, l'Italia chiede elezioni"

Enzo Moavero Milanesi, riferendo alla Camera sul Venezuela, traccia la linea del governo sulla crisi a Caracas.

"Gli elettori venezuelani devono tornare padroni di scegliere chi li rappresenta e governa", dice il ministro degli Esteri. "Il governo italiano considera inaccettabile e condanna ogni tipo di violenza e violazione delle libertà fondamentali e dei diritti umani". E partendo da queste premesse, il giudizio di Palazzo Chigi sul governo venezuelano è chiarissimo: "Il governo italiano ritiene che le elezioni presidenziali dello scorso maggio in Venezuela non attribuiscono legittimità democratica a chi ne è uscito vincitore, cioè Nicolas Maduro". E per questo, Moavero ha affermato che l'esecutivo "chiede al più presto nuove elezioni presidenziali democratiche".

Nel Paese sudamericano, continua il ministro, bisogna "prevenire scontri che potrebbero sfociare in una guerra civile". Riferendo ai deputati, Moavero ha ribadito che la situazione è "complessa e piena di incertezze". E per questo occorre favorire una "riconciliazione nazionale che permetta di restituire rapidamente la scelta al popolo venezuelano".

Una posizione che "è coerente con le conclusioni, con il comunicato del Gruppo di Montevideo e con la dichiarazione del 26 gennaio dei Paesi europei". E per questo l'Italia si è già attivata "per far affluire gli aiuti umanitari" e "ha proceduto a un primo stanziamento di emergenza del valore di due milioni di euro a favore del popolo, da erogarsi nel più assoluto rispetto del diritto internazionale". "Il governo si sta attivando per tutelare la sicurezza e gli interessi dei nostri connazionali residenti in Venezuela e delle aziende italiane", ha assicurato poi il ministro alla Camera.

Per il governo si tratta di un cambiamento di rotta che implica una retromarcia da parte soprattutto del Movimento 5 Stelle. Mentre Matteo Salvini ha da subito proposto una linea fermamente contraria a Maduro e in favore di Juan Guaidò, i pentastellati hanno mostrato sempre una certa titubanza, come dimostrato anche dalle frasi di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista. Ma dopo le frasi di Moavero alla Camera, sembra che il governo giallo-verde abbia intrapreso una via molto più occidentale, diversa da quanto promosso dai pentastellati. Esulta l'opposizione.

Come confermato dai deputati di Fratelli d'Italia, in Aula con le spille a favore del cambio di governo.

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