Previdenza e pensioni

Pensioni più alte subito: arrivano gli aumenti (e arretrati) | Tutti i calcoli

L’anticipo del conguaglio ha ottenuto il via libera grazie a un decreto legge collegato alla manovra economica 2024

Pensioni più alte subito: arrivano gli aumenti (e arretrati) | Tutti i calcoli

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Arrivano notizie confortanti per i pensionati italiani: l’Istituto nazionale di previdenza sociale invierà, a breve, ai lavoratori a riposo gli assegni aggiornati al costo della vita più gli arretrati dei primi dieci mesi dell’anno in corso. Si tratta di una misura straordinaria quella messa in atto dall’Inps, che anticiperà il conguaglio di rivalutazione per ciò che riguarda il 2022. Solitamente questo tipo di operazione sulle pensioni viene effettuata a gennaio di ogni anno. I pensionati, quindi, potranno usufruire tra poche settimane degli aumenti, senza aspettare l’arrivo del 2024.

Il decreto legge del governo

L’anticipo del conguaglio ha ottenuto il via libera grazie a un decreto legge collegato alla manovra economica 2024. Ma a quanto ammonta concretamente l’incremento dell’assegno per i pensionati? L’aumento sarà dello 0,8% ed è ricavato dalla differenza tra l’indice provvisorio già applicato, pari al 7,3% e l’indice definitivo fissato all’8,1%. A usufruire dell’intero incremento saranno le pensioni fino a 2.101 euro mensili, mentre gli aumenti si ridurranno per gli assegni con cifre più alte.

La perequazione

È possibile incrementare le pensioni grazie al sistema della perequazione, ossia quel meccanismo che consente di rivalutare gli importi dei trattamenti pensionistici, previdenziali e assistenziali, sulla base dell’inflazione, per adeguarle al costo della vita rilevato dall’Istat. Nella società odierna, con un’aspettativa di vita di 80,5 anni per gli uomini e 84,8 per le donne, la perequazione delle pensioni permette di garantire nel tempo il principio di adeguatezza degli assegni pensionistici, sancito dall’articolo 38 della Costituzione, mettendoli, in parte, al riparo dal deterioramento del loro potere d’acquisto causato dall’inflazione. Ciò vale sia per le pensioni dirette sia per la reversibilità agli aventi diritto sopravvissuti, oltre che per l’invalidità civile e l’assegno sociale.

I calcoli

Con l’anticipazione della rivalutazione del mese di novembre, come riporta il quotidiano Italia Oggi, per i pensionati ci sarà un doppio aumento: oltre alla perequazione 2024 effettuata due mesi prima, si usufruirà anche del conguaglio relativo alla rivalutazione 2023. In più, chiaramente, verranno riconosciuti ai pensionati gli eventuali arretrati dell’anno in corso. Come già anticipato, solo le pensioni non superiori a 2.101,54 euro godranno dell’incremento totale dello 0,8%.

Per gli assegni più onerosi la perequazione verrà applicata in misura inferiore, a seconda l’importo e delle fasce stabilite dall’Inps.

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