Previdenza e pensioni

Taglio del cuneo fiscale, ecco quanto cresce la busta paga da luglio

Dall’1 luglio crescono gli sconti sui contributi previdenziali. Sono previsti tagli del 7% su stipendi fino a 25 mila euro e del 6% su stipendi fino a 35 mila euro

Taglio del cuneo fiscale, quanto aumenteranno gli stipendi a luglio
Tabella dei contenuti

Il decreto Lavoro ha incrementato gli sconti sui contributi previdenziali. Con il taglio del cuneo fiscale, per uno stipendio lordo annuo di 10 mila euro, dal mese di luglio, è previsto un aumento da 698 a 722 euro in busta. La misura riguarda i lavoratori dipendenti che possiedono un reddito lordo annuo fino a 35 mila euro, mentre i tagli applicati prendono in considerazione due scaglioni di stipendi. Un’analisi firmata Altroconsumo ha analizzato alcune simulazioni in base al reddito lordo medio. Ecco tutte le informazioni.

Gli sconti

La diminuzione dei contributi previdenziali è una buona notizia per i lavoratori dipendenti che potranno usufruire di sconti importanti. La riduzione in questione partirà dall’1 luglio 2023 e terminerà a fine anno. Inoltre, il taglio non avrà valore sul calcolo della tredicesima e delle prestazioni pensionistiche. Nello specifico, la misura riguarda due scaglioni: il primo per gli stipendi lordi annui che arrivano fino a 25mila euro ai quali verrà applicato uno sconto del 7%, mentre nel secondo caso, in cui gli stipendi lordi annui arrivano fino a 35 mila euro, il taglio sarà del 6%. Un cambiamento notevole se consideriamo che i lavoratori con reddito fino a 35 mila euro annui riceveranno uno sconto che passa dal 2% al 6%, mentre per quelli con reddito fino a 25 mila euro il taglio aumenta dal 3% al 7%.

Il calcolo

Per capire come cambiano gli stipendi è necessario effettuare il calcolo sul lordo previdenziale (lo stipendio pieno sul quale vengono calcolati i contributi) e togliere il contributo previdenziale che, senza sconti, vale complessivamente il 9,49% dello stipendio. Sul netto vengono poi applicate le imposte (Irpef, addizionale regionale e comunale) e le detrazioni da lavoro. Il risultato sarà quindi il netto ottenuto in busta paga. I calcoli quantificano un aumento che va dai 41 ai 61 euro in più in busta paga.

Taglio del 7%

Lo sconto contributivo riguarda tutti i lavoratori dipendenti con una retribuzione mensile, ad esclusione dei lavoratori domestici, calcolata su tredici mensilità e che sia inferiore a 1.923 euro lordi. Lo sconto contributivo riguarda il secondo semestre 2023. Nel caso in cui lo stipendio lordo annuo sia di 15 mila euro, l’incremento di stipendio mensile sarà di 36 euro. Per stipendi annuali lordi da 20 e 25 mila euro gli aumenti saranno rispettivamente di 41 e 51 euro in più al mese.

Taglio del 6%

La simulazione riguarda anche il secondo scaglione. In particolare, lo sconto contributivo su uno stipendio lordo annuo da 30 a 35 mila euro sarà di 61 euro al mese. La retribuzione mensile da non sforare per ricevere l’aumento è di 2.

692 euro lordi al mese.

Commenti