Cronaca locale

Ricicleria Milizie chiusa. Il Comune preferisce la speculazione edilizia

Per i milanesi un'odissea consegnare rifiuti. E davanti ai cancelli cresce l'immondizia

Ricicleria Milizie chiusa. Il Comune preferisce la speculazione edilizia

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È chiusa da due settimane e le conseguenze già si vedono: l'immondizia si ammucchia davanti ai cancelli chiusi, lì dove per decenni i milanesi disciplinati portavano i loro rifiuti a riciclare, sorbendosi senza fiatare ore di coda e l'assedio dei cacciatori di rame. Una sottile linea di confine separa da sempre le città e i cittadini: da una parte ci sono quelli che fanno la raccolta differenziata e che se hanno un rifiuto non ammesso nel carta-plastica-vetro-umido condominiale si prendono la briga di portarlo a destinazione; dall'altra quelli che scaraventano tutto dove capita. Ai primi, a questa fattispecie eroica e zelante, il primo giorno di luglio è stato dato un calcio negli stinchi.

La ricicleria Amsa di piazzale delle Milizie, tra il Naviglio Grande e piazza Napoli, è stata chiusa per un motivo semplice e a spiegarlo sono due cartelli che svettano sui rifiuti abbandonati. Il primo, firmato dall'Amsa, recita: «La ricicleria Milizie viene dismessa per disposizione del Comune di Milano il 1° luglio 2023». Il secondo, firmato dal Comune, annuncia: «Edificio ad uso residenziale» e via una serie di sigle e di partner, uno più trendy dell'altro: Bosconavigli, Oneshot Real Estate, Milano 5.0, Edilombarda. Bastano pochi secondi su Google per capire di cosa si parla: «Oneshot Solutions è leader nella trasformazione di operazioni immobiliari in prodotti finanziari sicuri con alti tassi di rendimento». Via la ricicleria, largo ai prodotti finanziari sicuri. Dietro, benedetti dal Comune, ci sono i soliti noti della trasformazione urbana.

E i bravi cittadini che venivano qui a portare - sentendosi, diciamolo, un po' dei pirla - pentole, calcinacci, sfalci, vecchi microonde, barattoli di vernice - cosa faranno? Niente paura, dice il cartello Amsa. Ci sono altre quattro riciclerie: «Muggiano, Olgettina, Pedroni, Corelli». La mappa è significativa: quattro punti sul confine urbano, a ridosso della terra di nessuno dove Milano finisce. La cosa curiosa è che la ricicleria di via Corelli, specifica il cartello, è chiusa fino al 1° settembre. Il Dio dei burocrati avrebbe suggerito di aspettare due mesi a chiudere la Ricicleria Milizie, ma evidentemente Oneshot e i suoi «alti tassi di rendimento» se ne avrebbero avuti a male. Così fino a settembre, sempre che i lavori in via Corelli siano puntuali, di riciclerie ce ne sono tre e tutte nel nord della città. Se uno ha la ventura di abitare a Gratosoglio, la più vicina è quella di Muggiano, diciotto chilometri di distanza.

Ma in fondo ad ammucchiare rifiuti davanti ai cancelli chiusi di piazza delle Milizie è una minoranza.

I bravi milanesi, gli irriducibili della differenziata, non si fermano per così poco.

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