Cronaca locale

"I fascisti non devono entrare nelle scuole". Rissa al Mamiani

Scontri davanti a un liceo della Capitale. I "compagni" provocano alcuni ragazzi di destra durante un volantinaggio di fronte il Mamiani

"I fascisti non devono entrare nelle scuole". Rissa al Mamiani

Di fronte un liceo della Capitale, il Terenzio Mamiani, giovedì mattina è avvenuto uno scontro tra ragazzi di destra e sinistra, prima verbale e poi fisico. Tutto, apparentemente, a causa di un volantinaggio sulla questione russo-ucraina.

A denunciare l'accaduto è stata l'associazione Rete Studenti Medi insieme al collettivo autorganizzato del liceo. Stando alla loro versione, riportata da il Messaggero, "dieci ragazzi di Generazione Popolare, un'organizzazione neofascista, hanno tentato di volantinare davanti al liceo Mamiani finendo per aggredire uno studente della scuola che insieme ad altri aveva provato ad allontanarli". Il manifestare idee diverse dalle loro non deve essere andato bene ai militanti del collettivo di sinistra. Proprio per questo motivo un giovane, avvicinandosi a quelli di Generazione Popolare avrebbe detto: "Ve ne dovete andare via da qui davanti". Nella rissa venutasi a creare su viale delle Milizie, ad aver avuto la peggio è stato un ragazzo di 16 anni, portato poi al pronto soccorso per essere medicato.

Il motivo

Ufficialmente il motivo della rissa è il contenuto del volantino diffuso dai militanti di Generazione Popolare. Il manifesto ha come titolo "Europa nazione sarà!" e al suo interno viene spiegato quello che, dal loro punto di vista, deve essere il futuro europeo. In sintesi, un Vecchio Continente che guardi alla Russia non come un nemico ma come un alleato per l'interesse dei popoli europei.

La causa reale però è ben diversa. "Quelli lì sono venuti a provocare", racconta il collettivo. Per questa ragione hanno esplicitamente detto loro che dovevano andarsene e che non dovevano permettersi "di volantinare idee fasciste davanti alle scuole", in particolare dinnanzi al Mamiani. "Poco dopo è partita qualche spinta da parte loro che ci hanno pure intimato di rientrare a scuola. A quel punto è volata qualche parola di troppo ed è cominciata la rissa vera e propria". Il collettivo a questo punto, riporta sempre il Messaggero, parla di reazione e di cacciata dei "fascisti". "Un ragazzo di 16 anni, però, ha ricevuto un pugno in faccia che gli ha spaccato il labbro e gli ha lasciato diversi lividi sul volto".

Versione smentita da Generazione Popolare, la quale, attraverso le sue pagine social, scrive: "Stamattina siamo stati davanti al Liceo Mamiani per uno dei tantissimi volantinaggi che contraddistingue la nostra attività in tutte le scuole di Roma. Alcuni elementi (molto discutibili) del collettivo del liceo Mamiani si sono avvicinati provando a cacciarci con la forza e con la stupida presunzione che li caratterizza, pensando di poter decidere chi avesse il diritto di esprimere la propria opinione e chi no". Solo a questo punto avrebbero respinto l'aggressione "per affermare il nostro diritto a esprimere le nostre idee, dimostrando a quei pochi figli di papà viziati, che non decidono le sorti del mondo". Sempre nel loro comunicato accusano poi i compagni di essere "corsi a piagnucolare da giornali che rappresentano l'establishment" per raccontare la "ormai troppo vecchia "trama nera" della cattivissima aggressione fascista".

Rete degli Studenti Roma e il movimento studentesco della Lupa però non mollano. Infatti, oltre a esprimere solidarietà a chi ha subito la "violenta aggressione fascista", ribadiscono: "C'è bisogno di tornare a dire con forza che i fascisti non possono e non devono entrare nelle scuole e nei luoghi di cultura".

Insomma, la solita morale dei compagni che invocano la libertà di pensiero ma la negano a chi non la pensa come loro, sempre pronti, anche nel 2022, ad additarli come fascisti.

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