Cronaca locale

Venerdì nero di sciopero: fermi metro e bus, scuole a rischio

La protesta interesserà Cotral, Atac e le altre partecipate romane. Previsti disagi anche nel campo della scuola dove le lezioni per gli studenti potrebbero saltare

Venerdì nero di sciopero: fermi metro e bus, scuole a rischio

Sarà sciopero. Una città immobile per un venerdì che fa davvero paura a pendolari e famiglie. Roma si ferma e come sempre sono i trasporti il settore più interessato dalle proteste. C’è poi l’emergenza scuola. Le aule saranno aperte o chiuse?

La domanda circola da qualche giorno tra studenti e genitori della capitale. Due agitazioni a carattere generale rischiano infatti di far chiudere la città, dai trasporti ai rifiuti, dalle scuole ai servizi anagrafici. Da un lato lo sciopero generale nazionale, indetto dai sindacati di base. Dall’altro l’agitazione cittadina indetta da Cgil, Cisl e Uil in protesta contro la giunta Raggi per la gestione delle partecipate e più in generale della città.

Tutti i settori sono interessati. Sarà un inferno. E le lezioni sono fortemente a rischio. Lo stop generale riguarda, come detto, anche il comparto scuola. Docenti e personale Ata potrebbero partecipare alla protesta, mettendo quindi a rischio le lezioni. È difficile prevedere questo stop. Ricordiamo che il personale della scuola non è tenuto a comunicare l’eventuale partecipazione allo sciopero, quindi per gli studenti è impossibile sapere in anticipo se ci saranno lezioni oppure no.

Gli alunni, in caso di assenza, non sono comunque giustificati: l’obbligo di presenza in classe rimane valido anche in caso di sospensioni o cambiamenti di orari.

Un po’ di numeri. L’agitazione di 24 ore degli autonomi rischia di vanificare la decisione di Cgil, Cisl e Uil di limitare la serrata cittadina da 24 ore a sole 4 ore. Stop dalle 20 alle 24 per consentire ai dipendenti delle partecipate di raggiungere in mattinata il Campidoglio dove è prevista una manifestazione.

Stop di 24 ore anche per la Cotral, mezzi pubblici occupati in gran parte dai pendolari. È prevista l’astensione dalle prestazioni lavorative dalle 8:30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio. Nel rispetto di quanto previsto dalla legge saranno garantite tutte le partenze dai capolinea fino alle 8:30 e dalle 17 alle 20.

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