Cronaca locale

Scola guida la veglia in Duomo con diciannove missionari pronti a partire

Sabato alternativo, domani sera, per chi vorrà partecipare all'incontro con i fedeli che andranno in terre lontane: religiosi ma anche laici e una coppia di sposi. Chi vorrà, potrà digiunare e destinare il costo della cena alle Pontificie opere missionarie

Non tutti possono partire come missionari. Ma a tutti è possibile partecipare alla veglia di domani sera in Duomo con l'arcivescovo Angelo Scola e le diciannove persone pronte a partire per terre lontane. Preti e suore, ma anche laici e persino una coppia di sposi che si trasferiranno in Brasile.
L'appuntamento è alle 20 e 45 in Duomo. E chi lo desidera potrà offrire il digiuno in favore dei missionari. Con un'ulteriore possibilità di essere vicini a terre e popoli in difficoltà: devolvere il corrispettivo della cena in favore delle Pontificie Opere Missionarie.
Sarà il cardinale Scola a presiedere la Veglia missionaria diocesana intitolata «Rigenerati dallo Spirito». Durante la celebrazione Scola consegnerà il «mandato» e il crocifisso ai 19 missionari. Cinque sono uomini e ben quattordici le donne: suore, consacrate, laiche.
Prima della veglia in Duomo sarà proiettato un video sui tanti martiri missionari degli ultimi anni. Inoltre, a partire da domani sera in cattedrale sarà allestita una mostra su questo tema. Sarà ricordato con particolare affetto padre Fausto Tentorio, il missionario del Pime originario di Santa Maria Hoè, nel Lecchese, ucciso nelle Filippine domenica scorsa, 16 ottobre. Sessantuno anni, parroco della diocesi di Kidan-pawan nell'isola di Mindanao, aveva appena finito di celebrare la Messa quando è stato assassinato a freddo da due uomini armati di pistola, che lo hanno colpito alla testa e alla schiena.
Il pensiero va subito anche a monsignor Luigi Padovese, ucciso il 3 giugno del 2010 in Turchia: il padre cappuccino era vicario apostolico dell'Anatolia. Fu il suo autista ad accoltellarlo e ai suoi funerali, celebrati a Iskenderun, monsignor Ruggero Franceschini, arcivescovo di Smirne, aveva parlato di «martirio».
Durante la Veglia la Diocesi ambrosiana ricorderà anche i 50 anni dall'invio del primo «fidei donum» (in latino «dono di fede», come si chiamano le persone che la Chiesa invia per un periodo di tempo in luogo di missione). Il primo missionario a tempo era partito per lo Zambia, dove ancora oggi è operativo l'ospedale missionario di Chirundu, "fondato" dalla diocesi di Milano.
Durante la Veglia saranno proiettate anche immagini e foto che raccontano l'esperienza dei missionari. La Veglia potrà essere seguita in tutto il mondo dai missionari ambrosiani e dalle loro comunità locali attraverso la diretta su www.chiesadimilano.it.

Anche Telenova News (Canale 664) e Radio Mater trasmetteranno la serata in diretta.

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