da Bologna
Era stata sparsa su alcuni frutteti, tra il Bolognese e il Ferrarese, una parte delle 800mila tonnellate di rifiuti pericolosi, «camuffati» da compost, al centro dellinchiesta dei carabinieri per la tutela dellambiente che ha sgominato unorganizzazione criminale dedita al traffico illecito di rifiuti pericolosi. Lindagine è partita da alcuni accertamenti su una società di smaltimento. Ad avviare lattività illecita sarebbe stato il titolare, il ferrarese Pierpaolo Cavallari, di 41 anni, uno dei destinatari dei cinque provvedimenti di custodia: anziché smaltire le scorie, con costi altissimi, le avrebbe destinate illegalmente ad attività di recupero, molto meno onerose.
I rifiuti sarebbero finiti in altri impianti di compostaggio e lattività illecita sarebbe proseguita anche quando Cavallari ha ceduto lazienda. In manette anche i dirigenti della nuova società: il presidente Angelo Farinelli, 63 anni, e il suo braccio destro, Roberto Lelli, di 31 anni, di Bologna, il direttore tecnico Pietro Mandorino, trentaquattrenne di Taranto, e limpiegata, Maria Rosaria Cavallini, di 28 anni, di origine napoletana, che cambiava i codici ai container.
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