Politica

In Sicilia Pdl, Pid e Forza del Sud pronti a sfiduciare il governo Lombardo

L'opposizione tenta di rovesciare la giunta del ribaltone guidata dal leader del Mpa con una mozione che sarà presentata entro la fine dell'anno. Il presidente della Regione intanto invita i parlamentari siciliani a non votare per il premier

Se Roma piange, Palermo, anzi la Sicilia, non ride. Mentre l'Italia è in fibrillazione in vista del voto di fiducia al premier fissato per martedì prossimo, nell'Isola, da sempre laboratorio di iniziative anche innovative, sono grandi manovre. Grandi manovre che hanno un solo obiettivo: rovesciare il governo del ribaltone varato al quarto rimpasto dal governatore e leader Mpa Raffaele Lombardo e ridare la parola ai siciliani, che nel 2008 hanno votato Lombardo, sì, ma in quanto esponente di uno schieramento di centrodestra, mentre adesso si ritrovano, di fatto, con un governo Mpa-Fli-Pd e con il Pdl all'opposizione.
L'opposizione, costituita da Pdl, Pid (i centristi guidati da Saverio Romano usciti dall'Udc in polemica con Casini) e Forza del Sud, dopo una lunga trattativa, hanno trovato l'accordo, e concordato il testo di una mozione di sfiducia che sarà presentata a stretto giro, entro fine mese. «I tre gruppi - spiega il capogruppo del Pdl all'Assemblea regionale siciliana, Innocenzo Leontini - ritengono imprescindibile il rispetto di tre adempimenti: chiusura della finestra legislativa finalizzata ad approvare il ddl sulla proroga dei contratti dei lavoratori precari, entro e non oltre martedì 14 dicembre; esame e approvazione del bilancio e della Finanziaria, entro la fine di dicembre; successiva discussione in Aula di una mozione di sfiducia nei confronti del presidente Raffaele Lombardo che i gruppi parlamentari presenteranno nei prossimi giorni».
«Raffaele Lombardo - aggiungono Saverio Romano e Rudy Maira, rispettivamente leader nazionale e capogruppo all'Ars del Pid - ha stravolto il quadro elettorale e calpestato la volontà popolare espressa nel 2008 con la maggioranza assegnata alla coalizione di centrodestra. L'avvio di una stagione politica definita come fase delle "geometrie variabili" ha fatto sì che ilgovernatore esercitasse in maniera assolutistica le sue funzioni venendo meno al rapporto di collaborazione con i partiti che lo hanno designato alla massima carica della Regione».
Contro l'iniziativa, naturalmente, l'Mpa, che grida al boicottaggio del governatore.

E anche il Pd, che con Lombardo governa nell'inedito governo quater varato qualche mese fa. Intanto Lombardo, come leader Mpa, continua la sua opposizione al premier Berlusconi: «Non so - ha dichiarato ieri a margine di un incontro a Palermo -come un deputato siciliano possa votare la fiducia a un governo che cerca di distruggerci, destinando risorse al Nord, senza vergognarsi con la propria gente»

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