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Snowden, la Gran Bretagna condannata per "violazione sulla privacy"

La Corte di Strasburgo ha condannato Londra per aver "violato il diritto alla privacy" dopo il Datagate svelato da Edward Snowden, l'ex tecnico della Cia nel 2013

Snowden, la Gran Bretagna condannata per "violazione sulla privacy"

La Corte europea per i diritti dell'uomo di Strasburgo non ha dubbi, Londra è colpoevole di aver "violato il diritto alla privacy" dei cittadini che furono presi di mira, stando a quanto emerse dal Datagate di Snowden.

Le persone prese di mira per la sorveglianza avrebbero subito una chiara "violazione della privacy", questa la condanna che arriva dalla Corte di Strasburgo e che pesa sulla testa di Londra. Inoltre, le informazioni giornalistiche intercettate dall'agenzia di intelligence britannica che coinvolse National Security Agency degli States è stata una chiara violazione alla libertà d'informazine globale.

Il programma di sorveglianza di massa fu svelato nel 2013 da un tecnico della Cia di nome Edward Snowden che spiegò come la National Security Agency (Nsa) agiva nei confronti dei cittadini statunitensi e non che prendeva di mira. La Nsa agiva in maniera non proprio lecita, violando la privacy delle persone sulle quali decideva di puntare il proprio occhio. Quella definita dal Guardian e dal Washington Post fu una "raccolta indiscriminata di tabulati telefonici di milioni di cittadini statunitensi". La stessa agenzia aveva agito prendendo i dati che gli utenti lasciavano per la registrazione sui social network, come Google e Facebook, ed utilizzandoli per un maggior controllo sulla popolazione.

Attualmente Edward Snowden vive in Russia, gli è stato da poco rinnovato il permesso di soggiorno.

Lo stesso aveva chiesto all'allora presidente Obama di essere graziato, senza vedersi accettata la richiesta.

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