Sanremo 2015

Siani scherza su Salvini e crisi ma non riesce a pungere

L'ironia del comico napoletano sul leader leghista e un Tiziano Ferro ospite emozionato ma convincente

Siani scherza su Salvini e crisi ma non riesce a pungere

Prima i cantanti (nell'«anteprima» e poi sul palco). Poi le vallette. Poi Tiziano Ferro superospite emozionato ma convincente. E il comico Alessandro Siani, capello più lungo del solito, atteso anche perché si era diffusa la voce di un intervento a sfondo politico. «Se ci stava Salvini a presentare qui non ci avrebbe chiamato, io sono napoletano, tu sei abbronzato e neppure Charlize Theron, con quel cognome: theron…». Così è iniziato il Festival alla corte di Carlo Conti. Tutto come previsto. Quindi perfettamente festivaliero: ritmo, glamour quanto basta (Arisa elegante e impacciata, Emma spontanea, Rocìo disinvolta) e soprattutto musica (Emma e Arisa hanno duettato ne Il carrozzone di Renato Zero). Però prima di Al Bano e Romina, Siani ha fatto il mattatore entrando dalla platea a suon di battute: «Sono venuto qui due anni fa, c'era la crisi ma mi pare siano passati due giorni». Populista, demagogico, divertente a tratti (le battute su Salerno-Reggio Calabria e Brunetta sono da bar) e soprattutto ossessionato da dieta e peso dei bambini. Lo ha salvato l'omaggio imprevisto e commovente a Pino Daniele, con standing ovation dell'orchestra.

Poi Al Bano e Romina si sono pappati il resto della prima puntata.

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