Cultura e Spettacoli

Paola Caruso porta il figlio alla Spa e il web si indigna: "Serve cervello"

Paola Caruso ha fatto trascorrere delle ore di relax al figlio Michele portandolo in una Spa per neonati, ma le critiche della rete non sono mancate

Paola Caruso porta il figlio alla Spa e il web si indigna: "Serve cervello"

Da quando Paola Caruso è diventata mamma del piccolo Michele, la sua vita ruota attorno al figlio insieme al quale si mostra felice sul web nonostante le numerose critiche piovute sulla showgirl.

La Caruso, che ha deciso di portare avanti la gravidanza dopo essere stata abbandonata dall’ex compagno, che ha messo in discussione la paternità del bambino, si definisce una mamma felice e la sua vita sembra aver preso una nuova piega con la nascita di Michelino. Paola, infatti, poco dopo il parto, ha provato la felicità di riabbracciare la madre naturale, che era stata costretta ad abbandonarla al momento della nascita perché frutto di un amore fugace con un calciatore del Cosenza.

Le belle novità che hanno regalato sorrisi alla ex Bonas di Avanti un altro, però, non hanno messo a tacere le polemiche di una parte del web, che continua a prendere di mira Paola Caruso per il modo in cui racconta la sua maternità sui social. L’ultima polemica è nata per la scelta della donna di portare il piccolo Michele alla Spa. “Che bello avere trovato la Spa per il mio bambino, dove può giocare, apprendere tante cose nuove ed esser coccolato con bellissimi massaggi - ha scritto la Caruso su Instagram allegando alcune immagini che ritraggono Michele immerso in una vasca con un salvagente al collo - . Sono super felice”.

Le gioia provata dalla showgirl, però, è stata immediatamente stroncata da alcuni utenti che hanno commentato con disappunto la scelta di Paola: “Avrebbe solo bisogno di una mamma intelligente e meno narcisa che lo abbracciasse e basta”, “Con questa ciambella il bambino si strozza”, “La Spa per bambini? Che tristezza!!! Se hai dei soldi che ti avanzano fai qualcosa per i bambini meno fortunati”, “Io la mia la portavo in una normale piscina, entravo anch’io e ci giocavo...

c’era il contatto fisico non una ciambella al collo”.

Commenti