Cultura e Spettacoli

Il ritorno di Franco Battiato: "La salute? Il peggio è passato"

Il cantautore siciliano, sparito da mesi dopo una serie di malanni e concerti annullati, ha dichiarato di sentirsi meglio e di star lavorando ad un brano nuovo

Il ritorno di Franco Battiato: "La salute? Il peggio è passato"

Franco Battiato è tornato. Il cantautore siciliano, sparito da mesi dopo una serie di malanni e concerti annullati, è tornato a parlare per fare chiarezza sulle voci circolate su una sua presunta grave malattia.

La salute? Il peggio è passato”, ha dichiarato Battiato,“Ora va molto meglio, sono tornato a mio agio con la pittura e talvolta mi siedo al pianoforte. E sto lavorando ad un brano nuovo”. Il suo ultimo disco risale al 2015 ed è “Anthology - Le nostre anime”, raccolta di canzoni (con due inediti) che ripercorre oltre 40 anni di carriera.

Sono stati quindi smentiti i rumors sul morbo di Alzheimer e confermati i miglioramenti già annunciati sui social, quando il chitarrista Luca Madonia aveva postato il primo scatto pubblico di Battiato dopo il suo lungo silenzio.

Franco Battiato: "Il peggio è passato"

Alla vigilia del suo 74° compleanno (è nato a Ionia il 23 marzo 1945), uno degli artisti musicali più significativi del nostro tempo festeggia con la pubblicazione per la prima volta in vinile dell’album “Fleurs”. Il lavoro, uscito il 22 ottobre 1999, celebra il 20° anniversario con un’edizione limitata e numerata. Un concept nel quale Battiato omaggiò i principali autori italiani (Fabrizio De André, Sergio Endrigo) e francesi (Charles Aznavour, Jacques Brel, Charles Trenet), la romanza napoletana (“Era de maggio” di Salvatore Di Giacomo e Mario Pasquale Costa) e i Rolling Stones con “Ruby Tuesday”.

Come ho già detto 20 anni fa in alcune interviste – dichiara il cantautore – ho interpretato brani di grandi artisti che stimavo e che mi sono da sempre piaciuti. Alcune canzoni le cantavo anche nei concerti. Ho scelto quelle che potessero adattarsi al meglio ad una esecuzione per pianoforte e quartetto d’archi.

Quando avevo quindici anni comprai il 45 giri di Sergio Endrigo “Aria di neve” ed anche quelle splendide canzoni di De Andrè le consumai subito quando uscirono: io canto una canzone perché quella canzone mi affascina”.

Commenti