Coronavirus

Harit fa festa fino a notte fonda. Lo Schalke 04: "Non è tollerabile"

Harit è stato sorpreso a far festa fino a notte fonda in un bar di Essen nonostante le restrizioni per l'emergenza coronavirus. Lo Schalke 04 lo bacchetta: "Ha commesso un errore"

Harit fa festa fino a notte fonda. Lo Schalke 04: "Non è tollerabile"

Amine Harit talento francese naturalizzato marocchino in forza allo Schalke 04 è finito nei guai per non aver rispettato il coprifuoco vista l'emergenza coronavirus. Il 22enne ex Nantes, infatti, è stato pizzicato in un bar di Essen, in Germania, rimasto aperto ben oltre le ore 18 nonostante le restrizioni imposte dal governo tedesco. Harit si sarebbe recato in uno shisha-bar insieme ad un amico e avrebbe fatto festa fino a notte fonda in compagnia di altre 12 persone.

Alcuni abitanti del quartiere visti gli schiamazzi notturni hanno così avvertito la polizia, nella notte tra giovedì e venerdì, con le autorità che giunte sul posto intorno alla una e mezza di notte avrebbero constatato come le persone in questione tra cui anche Harit stessero festeggiando un compleanno ammettendo di non essere a concoscenza dei divieti imposti in Germania per via della pandemia di coronavirus.

Il direttore tecnico dello Schalke, Jochen Schneider, ha usato il bastone e la carota nei confronti del proprio tesserato: "Amine è andato lì con un amico. Ha commesso un errore che ha riconosciuto lui stesso. Gli ho spiegato nuovamente quanto sia seria la situazione attuale. Purtroppo in questo momento di crisi cose che fino a ieri erano normali oggi non sono più tollerabili. Amine è molto dispiaciuto, mi ha assicurato che non accadrà più".

Amine Harit è un ragazzo molto giovane e nel recente passato è stato protagonista di un brutto incidente in cui ha perso la vita una persona. Nel 2018, infatti, poco dopo i mondiali in Russia, il classe '97 si trovava in Marocco e con la sua automobile ha investito ed ucciso un passante: la colpa fu data al pedone anche se al giocatore dello Schalke 04 fu riconosciuto l'errore di aver spinto la macchina oltre il limite di velocità.

La pena inflitta in quel caso fu di circa 800 euro e una condanna di quattro mesi alla libertà vigilata. In una lunga intervista all'Equipe, Amine si disse scioccato per quella triste vicenda: "In preda al panico ho aspettato che arrivasse la polizia. Il periodo successivo all'incidente è stato complicato. Ho parlato al telefono con la madre della vittima, i miei genitori sono andati a trovare la sua famiglia. Mi hanno detto che non me ne fanno una colpa, sono molto grato per questo". In quella circostanza lo Schalke 04 gli stette vicino mettendogli a dispozione uno psicologo per quanto accaduto ma questa volta la sua infrazione è stata diversa e con un po' più di attenzione e senso civico si sarebbe potuta di certo evitare visto l'emergenza ormai divenuta mondiale.

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