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Ferrari di coppia

Doppietta a Melbourne, Maranello ha i piloti migliori. Se Charles non si deprime, il team potrà lottare per il titolo costruttori. Ma per il piloti...

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«La vita è molto bella e difficile, ora sono molto felice». La vita di Carlos Sainz in questo 2024 è stata un vero roller coaster, di quelli dei grandi parchi che ti proiettano a testa in giù verso l'inferno dopo averti fatto toccare il cielo. È cominciata con la telefonata che ti taglia il contratto ed è proseguita con il medico che ti taglia la pancia, prima di arrivare in Australia dove il suo mondo si è capovolto. Terza vittoria della sua vita, 244esima della Ferrari che festeggia la 86esima doppietta grazie a Charles Leclerc. Il licenziato davanti al predestinato. Un risultato che potrebbe nascondere dubbi e pentimenti e invece ci racconta come la rincorsa Ferrari stia proseguendo sulla strada giusta approfittando del primo ritiro di Max Verstappen dopo 43 gare di fila concluse in zona punti. Prima o poi doveva succedere che anche alla Red Bull andasse storto qualcosa. In Australia prima ha rotto un motore in prova, poi Max ha visto il fuoco nello specchietto retrovisore destro. Un problema nel brake by wire. «Era come girare con il freno a mano tirato», ha spiegato Max che non ha preso bene il ritiro mandando a quel paese un po' di gente («Non è facile da digerire»).

Le due Ferrari hanno chiuso in parata, vent'anni dopo la doppietta firmata da Schumacher e Barrichello. Vasseur è stato bravo a congelare subito la situazione, a togliere a Leclerc ogni sogno di gloria, ordinando immediatamente di rispettare le posizioni per evitare guai. Sainz, come 190 giorni prima a Singapore, si era guadagnato la vittoria fin dalle qualifiche, stando ancora una volta davanti al compagno di squadra, poi l'ha legittimata con un ritmo di gara che non ammetteva dubbi, infilando giri veloci uno dietro l'altro quando c'era da mandare dei messaggi. Se Carlos non avesse dovuto saltare la gara di Gedda per l'appendicite, probabilmente oggi sarebbe in testa al campionato. Ma non è con i se che si scrive la storia di questa stagione, probabilmente meno scontata di quanto credevamo. La Red Bull, almeno quella di Max resta la favorita per il mondiale piloti, anche se in Australia pur senza guai, per Verstappen non sarebbe stato facile battere Sainz. Ma i progressi di una Ferrari che in Australia è stata costante dal primo all'ultimo giro, fanno pensare ad una Scuderia in lotta per il Mondiale Costruttori dove potrà contare su una squadra compatta, due piloti che si equivalgono contro una Red Bull che ha solo Verstappen visto che Perez, rimasto solo a difendere i colori del team, ha chiuso a 56 secondi dal vincitore. Se Charles non si farà prendere dalla smania di strafare per riprendere la leadership in squadra, come sabato in qualifica ad esempio, lui e Carlos potranno collaborare fino alla fine per far crescere la SF-24. Un po' come hanno fatto in inverno, quando l'ombra di Hamilton non era ancora presente. Ma questo è un altro discorso. Non è il tempo dei rimpianti, ma solo della gioia. Abbiamo scritto gioia, non noia.

Quella forse se ne è andata.

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