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Gp Austria, lo sfogo di Leclerc: "Max non è stato sportivo"

Leclerc non digerisce il sorpasso subito che ha regalato la vittoria all'olandese: "Adesso vado a casa e aspetto il verdetto"

Gp Austria, lo sfogo di Leclerc: "Max non è stato sportivo"

Tensione altissima in Austria. Il sorpasso di Verstappen su Leclerc è stato perentorio, di forza e probabilmente al limite del regolamento. Per questo motivo proprio la vittoria di Verstappen è sotto investigazione. I due piloti sono già stati convocati dai giudici di gara che dopo il caso Vettel-Hamilton in Canada si ritrovano un'altra gatta da pelare. Per la Red Bull è tutto regolare. Il focoso Verstappen (non nuovo ad episodi del genere) ha già fatto sapere che per lui non ci sono state irregolarità. Poi esplicita meglio il suo ragionamento: "E' stata una lotta normale, penso che il risultato debba essere confermato. E' stato tutto regolare, se non si possono fare questi sorpassi, allora è meglio chiudere la F1". Non la pensa allo stesso modo il suo rivale, Charles Leclerc. Il ferrarista è stato protagonista di una splendida pole ieri e di una gara strepitosa fino al sorpasso maledetto di Verstappen a pochissimi giri dalla fine. Il pilota della rossa rivendica la vittoria che per il momento resta nelle mani dell'olandese: "Sull'episodio finale saranno gli steward a decidere, a me in macchina è sembrato piuttosto chiaro. Nel giro precedente lui mi ha lasciato spazio, nel giro successivo non l'ha fatto. Sono dovuto andare largo fuori pista e non ho avuto la possibilità di riprenderlo. Da dentro la macchina, non mi è sembrato sportivo. Ora voglio sono andare a casa e aspettare il verdetto". La prima vittoiria in Ferrari per Lecler resta appesa a un filo.

Il team principal, Mattia Binotto ha già fatto sapere che Maranello si aspetta un ribaltamento del podio. E non ha usato certo giri di parole: "Rabbia non ce n'è, siamo fiduciosi nei giudici. La situazione e gli elementi sono chiari, limpidi. Mi dispiace che Leclerc non sia stato festeggiato come vincitore". I due deullanti sono si sono salutati e non c'è stata una stretta di mano.

Ora la bandiera a scacchi definitiva ce l'hanno in mano i giudici di gara.

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