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L'Inter riscopre il suo tesoro sull'isola

Dopo la Roma 5 risposte: Perisic e Banega super, Icardi sbloccato, Gaglia-gol e difesa a 4

L'Inter riscopre il suo tesoro sull'isola

La giornata delle conferme, delle certezze e delle rinascite. Perché dentro il 5-1 con cui l'Inter ha battuto il Cagliari in Sardegna è compreso un po' di tutto, dallo spirito combattivo richiesto espressamente da Stefano Pioli, alla voglia di rinascita della squadra intera; il tutto condito da un ritrovato ottimismo che, dopo i due passi falsi contro Juventus e Roma, si era affievolito forse senza motivo.

Le conferme sono sostanzialmente due: il modulo e la presenza di Miranda in difesa. Pioli e l'Inter non possono prescindere dal 4-2-3-1, l'unico scacchiere tattico che in tutto il periodo di gestione dell'ex tecnico di Parma e Lazio ha dato risposte concrete e positive. Basta esperimenti con la difesa a tre o altri tentativi chimerici di affiancare personale di servizio ad Icardi. E poi lui, Miranda: la sua mancanza nella sfida contro la Roma è stata l'unica in tutto il campionato, segno che comunque Pioli e tutta la squadra credono molto nelle doti di leader del brasiliano. Il quale, però, andrà in scadenza di contratto nel 2018 e per il quale, ad oggi, non sembrano aprirsi scenari di possibili rinnovi.

Le certezze, Gagliardini e Perisic. Per il primo, sempre più perno insostituibile della mediana nerazzurra, anche la gioia del primo gol in Serie A dopo otto gare con l'Inter: «Sono felicissimo ha commentato è un obiettivo che inseguivo da tempo e che, grazie al lavoro, ai miei compagni e alle persone a me più care sono riuscito a raggiungere». Anche il croato è divenuto oramai un elemento insostituibile per Pioli e per lui parlano i numeri: 25 presenze condite da nove reti e sei assist. Il secondo marcatore di squadra dopo Icardi: «Conta che abbiamo vinto, è la cosa più importante ha detto dopo la doppietta al Cagliari . Terzo posto? Ci crediamo sempre e non molliamo mai. Ci sono ancora 11 partite, 33 punti e ce la giocheremo fino alla fine».

Infine il ritorno al gol di Mauro Icardi in trasferta e l'ottima prova offerta da Banega: il capitano nerazzurro non segnava lontano da San Siro addirittura dalla doppietta inflitta all'Empoli il 21 settembre del 2016. Il centrocampista argentino, invece, è passato dall'essere un possibile partente nel mercato di gennaio a dispensatore di assist e reti nella gara contro i sardi: non giocava titolare dalla partita contro il Palermo del 22 gennaio, ma per trovare un'altra sfida dove avesse messo a segno un gol e fornito un assist bisognava tornare addirittura al successo contro la Lazio del 21 dicembre scorso: «Ho cercato di fare del mio meglio, poi con il trascorrere del tempo ho trovato la mia posizione ha ammesso gol o assist? Gol ne faccio meno, l'assist è il mio pane».

Un quadro di certezze, conferme e rinascite che non può che entusiasmare Stefano Pioli: «Ma in ottica Champions dobbiamo mantenere un ritmo impressionate ha ammesso il tecnico le altre non si fermano e noi dobbiamo fare altrettanto. Normale che la sconfitta in casa contro la Roma abbia creato delusione, ma il nostro gruppo è intelligente».

Migliore risposta, dopo la sconfitta contro i giallorossi e le incertezze che ne avevano seguito, non ci poteva essere: una buona prestazione, un largo successo in Sardegna come non accadeva addirittura dal 1990 e controsorpasso in classifica ai danni dei cugini del Milan. E domenica a San Siro arriverà l'Atalanta, in un altro match cruciale per la corsa all'Europa.

Una gara assolutamente da non fallire.

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