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Luce in fondo al tunnel e il presidente più vicino

Ne abbiamo bisogno tutti, anche la Formula uno stessa che già dai quattro anni di dominio bibitaro di un decennio fa firmati Sebastian Vettel non è che fosse uscita benissimo in termini di appeal e audience

Luce in fondo al tunnel e il presidente più vicino

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Prove di resurrezione. Utili, necessarie come ossigeno per il morale. Perché d'ora in poi ci creda ancor più lei e pure noi. Si creda tutti assieme, Ferrari, tifosi, critica, che la luce intravista in fondo al tunnel in cui si è incastrato il Cavallino possa diventare il chiarore prima di una nuova alba. Ne abbiamo bisogno tutti, anche la Formula uno stessa che già dai quattro anni di dominio bibitaro di un decennio fa firmati Sebastian Vettel non è che fosse uscita benissimo in termini di appeal e audience. Formula uno che ora veleggia, sì, felice e grassa sull'onda dell'espansione social e si prepara al terzo titolo di fila dell'olandese al volante ma che avrebbe bisogno di una Rossa davvero di nuovo pungente per rendere tutto più vero e prezioso.

La Ferrari torna sul podio della gara intera, quella tradizionale, quella che non fa sprint occhieggiando allo show, e dopo il terzo gradino dell'Azerbaigian, calpesta il secondo. Un passetto in più che non porta sulla luna ma di cui c'era un bisogno disperato. Charles dice che è presto per pensare di fiatare sul collo della Red Bull ma se non altro la Ferrari, con il miglior risultato della stagione, torna ad essere seconda forza e non la terza, quarta e via discendendo come avvenuto spesso fin qui. Gli aggiornamenti funzionano, il monegasco dopo il mea culpa seguito alla gara sprint ringrazia boss Vasseur e gli ingegneri tutti per aver deciso di anticiparli, magari armonia e fiducia vere non sono ancora tornate però conforta e sprona chiudere la corsa subito dietro a un Verstappen e una Red Bull così in stato di grazia.

E poi, stavolta, accanto a lei c'era lui: il presidente meno appassionato di F1 della storia Ferrari. John Elkann. Monsieur Jean Todt l'altro giorno proprio al Giornale aveva detto di aver consigliato lui a John di ritornare a Le Mans. Magari gli ha detto pure di stare più vicino a questa nostra meravigliosa creatura che pareva abbandonata.

Ieri sembrava una Rossa vecchia maniera: in zona podio e con un presidente accanto.

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