Cronaca locale

La Stramilano compie 50 anni e racconta la storia della città

Domenica 19 marzo il via per campioni e appassionati. L'idea fu di un gruppo di amici: la prima si corse di notte

La Stramilano compie 50 anni e racconta la storia della città

Domenica 19 marzo saranno cinquant'anni di Stramilano. Mezzo secolo di storia dell'atletica per una sfida che ha fatto innamorare i milanesi (ma non solo i milanesi) della corsa. Che gliel'ha fatta scoprire quando ancora correre non era moda, non era «running», forse non era nulla. «Cinquant'anni ma noi speriamo di arrivare a cento- ha detto ieri il presidente Michele Mesto nella presentazione a Palazzo Marino- Come iscritti lo scorso anno siamo arrivati a 45mila circa e quest'anno speriamo di arrivare a 50 mila. C'era ancora paura del Covid ma a oggi speriamo di no».

Una storia che racconta una gara ma soprattutto una città. Il «claim» di quest'anno è «Run generation» che spiega bene come al via non siano solo i campioni. Un mondo raccontato in 50 candeline. Cinquanta arrivi e cinquanta partenze che segnano, passo passo, la storia di una città che con questa maratonina ha imparato a correre e ad applaudire i grandi campioni del mezzofondo che, da queste parti, spesso hanno frantumato record che ancora oggi resistono. Alzi la mano chi tra i milanesi, almeno una volta nelle sua vita, alla vigilia della Stramilano non si sia mai sentito chiedere: «Ma tu la fai la Stramilano?». E certo che la faccio...Perchè se si dà un'occhiata ai numeri ci si rende conto che l'hanno proprio corsa in tanti. A naso quasi tre milioni di persone che (sempre a naso) sono tutti gli abitanti della città più un bel po' di quelli dell'hinterland. Ma non solo loro perchè anno dopo anno alla Stramilano sono venuti tutti, da vicino, da lontano, dall'estero. Ognuno con le sue storie, le sue ambizioni, la sua sfida e il suo tempo di gara ad arricchire un albo d'oro che è anche (e soprattutto) una grande, ininterrotta pagina di costume che racconta come è cambiata Milano in tutti questi anni.

Un affresco che, dai colori un po' freddini delle foto digitali dei nostri giorni, ci riporta al bianco e nero dei rullini Ferrania dell'inizio degli anni '70. Cinquant'anni e non sentirli però. Cinquant'anni che dal passaparola che aveva permesso ai pionieri del gruppo alpinistico Fior di Roccia e ad altri pochi clandestini di radunarsi una sera di mezzo secolo fa per la prima edizione arrivano oggi a fare i conti con le applicazioni dell'iPhone. Da scaricare per vedere il percorso, collegarsi a Facebook e scambiarsi consigli e altre diavolerie che permettono, come si dice adesso, di «interagire» con la corsa. Altri tempi quelli di allora e un'altra città. Era il 1970, ma sarebbe più esatto dire «correva» l'anno 1970, quando un gruppo di amici si stava riposando dalle fatiche della Milano-Proserpio, una 43 chilometri che si disputava di notte. Renato Cepparo, Camillo Onesti, Francesco Alzati, Luigi Mauri, Aldo Gelosa e Michele Mesto concordarono sul fatto che a Milano doveva rivivere una gara di quelle che si svolgevano durante la seconda Guerra Mondiale. E fu la Stramilano.

Che domenica si rinnova come sempre in tre sfide: i 5 chilometri della Stramilanina; i 10 di quella dei cinquantamila e mezza maratona di 21 km per campioni e agonisti.

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