Acquedotto milanese, Assoedilizia lancia lallarme. «Lesistenza di una sola rete di distribuzione idrica - si legge in una nota - in una prospettiva in cui, (dopo un iniziale abbassamento della falda, dovuto al massiccio uso industriale degli anni del boom economico, e ad una inevitabile risalita derivante dalla generale deindustrializzazione dellarea) probabilmente si assisterà ad una lenta, ma progressiva, rarefazione del bene acqua a causa dellandamento climatico, porrà seri problemi di costi. Si continuerà, infatti, a consumare la stessa acqua potabile per tutti gli usi».
Milano, nonostante il fatto di essere lunica grande città al mondo a non trovarsi collocata lungo le sponde di un fiume, o sulle rive di un mare o di un lago, è infatti ricchissima di acqua. Essa è attraversata da un mare di acqua sotterraneo che la percorre longitudinalmente da nord-est a sud-ovest collegando il Sesia allOglio: per questo motivo, le diverse amministrazioni hanno sempre progettato ununica rete di distribuzione dacqua.
«Poiché è in corso da parte della amministrazione civica la revisione del regolamento edilizio comunale - prosegue Assoedilizia -, è opportuno che, nel rivedere la disciplina delle lottizzazione e degli interventi di ristrutturazione urbanistica (ad esempio per le aree dismesse) si introducano apposite norme regolatrici le tipologie e le modalità costruttive al fine di ottenere un risparmio idrico (recupero acqua piovana) e per la dotazione della doppia rete di distribuzione dellacqua.
«Ma la struttura è in pericolo»
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.