Cronaca locale

Tatoo, multe a Milano per i minori tatuati senza consenso

Col nuovo regolamento comunale, i minori sorpresi a farsi tatuare senza il consenso dei genitori dovranno pagare 500 euro di multa 

Tatoo, multe a Milano per i minori tatuati senza consenso

Milano - Giro di vite del Comune di Milano sui tatuaggi ai minorenni. I ragazzi con meno di 18 anni, infatti, sorpresi a farsi tatuare senza il consenso, obbligatorio, dei genitori, dovranno pagare una multa di cinquecento euro. E visto che la multa arriverà a casa, i ragazzi non riusciranno di certo a "farla franca", anche se il tattoo è ben nascosto. "L’importante - ha spiegato l’assessore alle Attività produttive, Giovanni Terzi in conferenza dopogiunta - è che le famiglie siano informate sui rischi a cui si sottopone un ragazzino con un tatuaggio e in fondo la sanzione è una sorta di avviso a casa ai genitori".

Si applicano le norme regionali Lo prevede il nuovo regolamento sulle attività di acconciatori, estetica e massaggi, proposto proprio da Terzi e varato oggi dalla giunta comunale. Diventano applicabili, quindi, le norme indicate nelle Linee guida per l’esercizio delle attività di tatuaggio e piercing emanate dalla Regione nel 2004, e che vietano di eseguire tatuaggi o piercing ai minori di 18 anni senza il consenso del genitore o del tutore. Oltre alla multa per i minori, anche gli operatori sorpresi a tatuare un ragazzo non autorizzato dovranno pagare fino a 2.500 euro, a seconda delle violazioni. "Finora - ha spiegato Terzi - non riuscivamo a dare sanzioni pur in presenza delle norme della Regione perché mancava un regolamento del Comune e le eventuali multe potevano essere impugnate con ricorsi. Ora possiamo farlo".

Tatuaggio senza consenso già vietato, ma senza sanzioni Il precedente regolamento del Comune sull’attività di estetista risale al 2002 e imponeva il divieto di fare tatuaggi senza consenso dei genitori ai minori di 14 anni: l’allora assessore al Commercio, Roberto Predolin aveva proposto un testo con il divieto ai 18 anni, ma dopo lungo dibattito in consiglio comunale l’età discrimine era stata portata a 14 anni.

Le nuove norme per le altre attività II nuovo regolamento interessa anche le attività di acconciatore, con le quali il Comune è più severo, con sanzioni per il mancato rispetto delle nuove norme che raggiungono nimporti massimi doppi rispetto a quelli previsti per le altre categorie: fino a 5mila euro per chi non presenta la Sciap, per chi esercita senza requisiti professionali e per chi svolge l’attività in forma ambulante. Di 500 euro invece la multa massima per l’inottemperanza ai requisiti igienico sanitari di locali e attrezzature, per chi svolge l’attività in casa propria o a domicilio e per chi non espone orari e tariffe. Variabili invece gli importi delle sanzioni massime per gli esercizi di estetista, affini e specializzazioni, che comprende massaggi e centri benessere, di trucco cosmetico, tatuatori e applicatori di piercing: si va dai 1.032 euro per la mancata presentazione della Sciap (già Diap) prevista per legge ai 2.

582 euro per chi esercita senza i requisiti professionali, dai 309 euro per chi non espone orari di apertura e tariffe ai 500 euro per inottemperanza ai requisiti igienico sanitari dei locali, delle attrezzature e della conduzione igienica delle attività. 

Commenti