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Wimbledon, Alcaraz domina Medvedev e raggiunge Djokovic in finale

Tutto facile per il numero uno al mondo, che supera in tre set il russo Medvedev. In finale affronterà Djokovic, vincitore su Sinner e a caccia dell'ottavo titolo a Wimbledon

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Carlos Alcaraz raggiunge in finale Novak Djokovic, che ha battuto in tre set Jannik Sinner nella prima semifinale di Wimbledon. Il numero uno al mondo ha battuto in un match senza storia Daniil Medvedev col punteggio di 6-3 6-3 6-3 in 1h50' di gioco.

Dopo la grande vittoria ai quarti contro Berrettini, lo spagnolo prosegue la sua marcia inarrestabile, ottenendo l'11ª vittoria consecutiva sull'erba (prima di Wimbledon, ha vinto il Queen's, uno dei cinque titoli conquistati nel 2023). Saranno dunque le prime due teste di serie a giocarsi la vittoria ai Championships, in un atto conclusivo che oltre a proporre una sfida generazionale (20 anni contro 36), metterà in palio anche il ruolo di numero uno al mondo. Il tennista di El Palmar, Murcia, diventa così non solo il terzo spagnolo di sempre a raggiungere la finale di Wimbledon, dopo Manuel Santana e Rafa Nadal, ma anche il quarto più giovane di sempre (a 20 anni e 72 giorni), a disputare la finale sul Centre Court.

La partita

Nella semifinale contro Medvedev, regna l'equilibrio fino al 3-3 nel primo set, quando lo spagnolo rompe gli indugi: Alcaraz ottiene il break e chiude sul 6-3 con un game a zero. Lo scenario si ripete nel secondo parziale, nel quale il dominio dello spagnolo appare ancora più evidente. Alcaraz gioca in scioltezza andando spesso a rete e talvolta grazie Medvedev con qualche errore dovuto alla troppa foga, ma bissa il punteggio precedente e vola in vantaggio di due set. Il terzo set sembra avviato verso una rapidissima conclusione, quando il numero uno al mondo vince i primi tre game. Arriva però la reazione di Medvedev, consapevole di non avere più nulla da perdere.

Il russo si riavvicina ad Alcaraz, portandosi sul 3-2. Il game seguente è quello che piega definitivamente le resistenze della testa di serie numero tre, che arriva fino ai vantaggi e perde dopo un game interminabile. L'erede di Nadal vola sul 4-2 e si porta sul 5-3 con grande rapidità, servendo così per il match. L'errore di Medvedev in risposta gli consegna il primo match point, che viene subito sfruttato con una splendida stop volley.

Finisce con un triplice 6-3 e la finalissima per il 20enne spagnolo, che ha già bruciato le tappe su una superficie non proprio congeniale alla sue caratteristiche di gioco. Adesso l'ultima sfida la più impegnativa, avrà di fronte la leggenda Djokovic, vincitore sette volte a Wimbledon, a caccia dell'ottavo titolo con cui eguaglierebbe Roger Federer.

Di sicuro un bell'esame di maturità per il giovane numero uno spagnolo.

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