Cronaca locale

Tentarono di uccidere il rivale Cinque pregiudicati in cella

Michele Perla

Hanno tentato per ben due volte, senza riuscirvi, di ammazzare un loro rivale, al quale volevano far pagare con la vita uno sgarro. Una vendetta fallita che ha portato allo smantellamento di una potente famiglia, aggregata alla ’ndrangheta crotonese, che controllava il mercato della droga dell’alto milanese ed in particolar modo quello del castanese. Sospettata anche di aver messo a segno rapine fuori regione, sulle quali stanno ancora indagando i carabinieri di Legnano ed i colleghi piemontesi.
Ieri mattina sono finiti in carcere Giacomo Cristello di 42 anni, ritenuto il mandante dei due tentati omicidi, e con lui Antonino D.B. di 35 anni, Pasquale T.di 36, Antonio B. di 45 insieme a Vincenzo C., l’unico siciliano di 35 anni. Tutti e cinque residenti nel castanese.
Nel settembre del 2004, quattro di loro tesero un’imboscata a danno di Giuseppe D., un tempo amico, operaio di 40 anni residente a Buscate. Lo sorpresero sotto casa alla 6.30 del mattino e aprirono il fuoco con fucili a canne mozze e pistole ferendo gravemente la vittima, che tuttavia riuscì a scappare e a raggiungere la palazzina dove abitava.
I carabinieri indirizzarono su loro i sospetti, anche perché esistevano precedenti specifici. Nel dicembre del 2003 infatti la banda, sospettata di alcune rapine messe a segno nella zona di Alessandria, veniva tenuta d’occhio dagli investigatori piemontesi che erano riusciti anche a metter una cimice nella loro automobile. E proprio grazie ad una intercettazione riuscirono a salvare la vita, la prima volta, a Giuseppe D..
I carabinieri avevano appreso che la banda si accingeva a compiere un delitto, senza sapere però chi fosse la vittima designata. Avevano passato l’informazione ai colleghi di Legnano che riuscirono a bloccare la macchina con il commando a bordo, a Magnago poco prima che raggiungesse Buscate. Nel bagaglio c’erano fucili e pistole e tutti vennero arrestati.

Finirono a San Vittore ma non accantonarono il progetto di vendetta e ripreso il controllo delle attività criminali del territorio, tornarono in azione fallendo però anche per la seconda volta.

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