Cronaca locale

Tour sui Navigli di Leonardo Le vie d’acqua meta turistica

Tour sui Navigli di Leonardo Le vie d’acqua meta turistica

Alberto Taliani

Leonardo è il testimonial d’eccezione, genio in tutto, compresa l’ingegneria idraulica. La meta turistica nuova e tutta far conoscere, anzi in parte anche da “inventare”: le vie d’acqua dei Navigli con il loro vastissimo territorio. Un patrimonio mai valorizzato prima come vero prodotto turistico che ha enormi potenzialità: tre grandi parchi e numerose oasi ambientali, oltre 200 beni artistici e culturali, 100 chilometri di piste ciclabili lungo le alzaie ed entro fine aprile la possibilità di navigare i canali da Gaggiano ad Assago e da Castelletto di Cuggiono ad Assago. I Navigli lombardi hanno già oggi le carte in regola per proporsi come meta di itinerari e di tour fra arte, natura e relax, ora si tenta il grande salto: farli diventare destinazione turistica, da catalogo e da proporre attraverso i tour operator.
Il progetto di trasformare l’area a vocazione agricola e industriale nel «Polo turistico dei Navigli», utilizzando la rete di 160 km di canali navigabili e i «tesori» del territorio che attraversano, è in fase di concretizzazione da parte della Navigli Lombardi, la società consortile costituita nel 2003 e partecipata dalla Regione, dalle Province e Camere di Commercio di Milano e Pavia, da 49 comuni inclusi i due capoluoghi e dal Consorzio Villoresi. La società nata per il recupero e rilancio del sistema Navigli si è infatti dotata di una struttura dedicata al turismo che potrà avvalersi anche del supporto dello Iulm, del Touring Club e di Class, onlus della Camera di Commercio di Milano.
L’iniziativa è stata presentata ieri al Borsa del internazionale del turismo organizzata da ExpoCts in Fieramilanocity: vetrina di prestigio del mondo delle vacanze. Presenti, fra gli altri, l’assessore regionale Piero Borghini, il presidente del Touring Club Venturini, il direttore generale della Navigli Lombardi, Germinaro. Testimonial d’eccezione Leonardo Da Vinci perché il sistema dei Navigli è infatti ricco di sue testimonianze: dalle decorazioni al Castello Sforzesco all’Ultima Cena in Santa Maria delle Grazie, ai luoghi dove soggiornò come ad esempio Villa Melzi a Vaprio d’Adda, alle opere idrauliche sparse lungo tutti i canali a cui il genio toscano lavorò (seguì i lavori di risistemazione della Martesana e progettò come rendere navigabile l’Adda da Lecco a Milano).
Così è nato il marchio «I Navigli di Leonardo» che caratterizzerà il nuovo polo turistico e le attività di comunicazione e promozione connesse a partire dall’omonima mostra che si aprirà il 23 marzo prossimo in via Mercanti a Milano e quelle dedicate al Codice Trivulziano in via Dante e al Castello.
Sistema Navigli ha sinora realizzato una serie di interventi di recupero e valorizzazione dei Navigli, sono infatti 165 le opere in cantiere di cui 97 già ultimate, 700 nuovi soggetti sono al vaglio degli esperti. Sono già 60 i chilometri di canali restituiti alla navigazione grazie al restauro di conche, sponde ed approdi.
Il giudizio positivo sul progetto è stato espresso dall’assessore Piero Borghini: «È molto più di un progetto già concluso - ha detto -, questo è un lavoro che vogliamo portare avanti insieme, sfruttando la straordinaria capacità dei lombardi di fare sistema. Per questa iniziativa sono state trovate alleanze strategiche, il Touring Club, Class, lo Iulm. Fare “marketing di Milano” è una cosa molto difficile ma è importante far conoscere i Navigli, sono la cosa più bella che abbiamo e dobbiamo tirarla fuori e mostrarla al mondo intero».

Non solo, per Borghini occorre «realizzare un'agenzia del marketing lombarda che possa valorizzare le numerose bellezze che la Regione offre».

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