Abertis, fusione «realizzabile»

da Milano

La fusione Autostrade-Abertis è «realizzabile e possibile». A ribadire la sua fiducia nell’operazione è la società spagnola, che replica così a indiscrezioni di stampa che la vedrebbero interessata a un progetto alternativo, ossia l’ingresso in Schema28 - la controllante di Autostrade - con una quota consistente, intorno al 30 per cento. Abertis, ha spiegato un portavoce, intende invece proseguire nella strategia già annunciata, ossia il dialogo e le trattative con il governo italiano. La società spagnola, nei giorni scorsi, ha anche presentato ricorso al Tar del Lazio - insieme ad Autostrade e seguita da Schema28 - contro il provvedimento con cui l’Anas, nel giugno scorso, ha bloccato la fusione. «Ma a chi fanno paura?», ribatte ironicamente Antonio Di Pietro, che considera il ricorso già «superato» dalla nuova normativa. Il ministro insiste a difendere la sua riforma delle concessioni, bocciata dalle società: le modifiche, dice, non sono sul modello tariffario, ma sul controllo.

Intanto, si è appreso dagli aggiornamenti della Consob sulle partecipazioni rilevanti, che il fondo Amber Capital detiene dal 18 ottobre, in proprietà, il 2,094% di Autostrade. Il titolo a Piazza Affari ha guadagnato l’1,1 per cento.

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