Albaro Si rifà bella grazie al residence contestato

«Macché colata di cemento: siamo pronti a regalare al quartiere di Albaro un restyling di lusso». Il progetto edilizio per la costruzione di un residence con 19 appartamenti in via Puggia visto dai costruttori ha - è chiaro - tutta un’altra prospettiva. Disegni alla mano, i tecnici del Gruppo Giacomazzi, mostrano cubature e spazi aperti, snocciolano numeri e cifre. «Impiegheremo per il quartiere intorno a via Puggia il doppio delle cifra prevista per gli oneri di urbanizzazione: un totale di 600mila euro invece che trecentomila», dice subito l’ingegner Vittorio Piccardo, che segue il progetto residenziale. L’area acquistata dal Gruppo Giacomazzi è di oltre 4mila metri quadrati e confina con Villa Gambaro, che rientrerà a pieno titolo nella zona da riqualificare. «L’area fu acquisita quando il piano regolatore prevedeva l’edificabilità in proporzione di uno a uno, ovvero tanti metri quadrati di solai quanti sono i metri del terreno - spiega Piccardo -.

Tuttavia mentre avevamo il progetto in itinere peraltro già ridotto allo 0,69, in Comune è passato il provvedimento che ha portato l’edificabilità a 0,5, e anche se era prevista la clausola di salvaguardia per i progetti già in itinere, il Tar per questo motivo ha accolto il ricorso presentato dai cittadini». Adesso il Gruppo Giacomazzi ha presentato un nuovo progetto, ugualmente contrastato (...)

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