Il Trevigiano si conferma uno dei territori maggiormente strategici del Nord Est italiano. A parlarne, su Dossier, è il presidente di Unindustria Treviso, Alessandro Vardanega.
«Emergono, nel territorio trevigiano, delle differenziazioni - spiega sempre il presidente Vardanega -. Accanto alle imprese che soffrono, ve ne sono altre che restano competitive, anche incrementando i posti di lavoro, e che trovano nuove opportunità quasi sempre all'estero. Vi è sofferenza, quindi, ma nel quadro generale vi sono anche indubbie capacità di tenuta e resistenza di cui, dobbiamo riconoscerlo, sono le imprese e gli imprenditori i primi artefici, anche se questo ruolo - dal valore sociale oltre che economico - non viene certo riconosciuto, né di fatto sostenuto. Oltre agli interventi politico-amministrativi, è importante che via sia una svolta culturale che rimetta al centro l'impresa e il lavoro, perché la ripartenza dell'economia dipende anche da un rinnovato rapporto impresa-società e dalla forza creativa di una moltitudine di persone».
In base a una recente indagine, Treviso si conferma competitiva sul versante dell'innovazione.
«Le imprese continuano a investire e a guardare a nuove opportunità, nonostante la grave crisi. È una cultura dell'innovazione diffusa anche nelle aziende medio-piccole, nonostante le difficoltà che si incontrano in molti casi nel rapporto con gli enti di ricerca e le università. L'accesso alle informazioni è oggi indubbiamente favorito da internet e questo porta le realtà produttive a investire in nuove competenze da affiancare alle consolidate specializzazioni manifatturiere.
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