Allarme sicurezza: militari sui treni e poteri ai sindaci

Ragazza aggredita sulla Milano-Mortara Maroni: «Daspo ok ma non è sufficiente»

La sicurezza corre sui binari. Il caso di ieri, ancora da chiarire, è quello della studentessa aggredita sul treno Milano-Mortara. Ma è solo l'ultimo di una lunga serie di violenze e molestie. La Regione lavora sull'emergenza fin dall'assalto che nell'estate del 2015 a un capotreno massacrato a colpi di machete da una gang di ragazzini cui aveva chiesto di mostrare il biglietto. Ai primi giorni del 2017 risale la notizia che i militari possono viaggiare gratis su Trenord. La Regione ha stanziato 6,1 milioni di euro per consentire la circolazione degli appartenenti alle forze dell'ordine sui mezzi del trasporto pubblico locale lombardo. A novembre, infine, era stato firmato l'accordo fra Polfer e Trenord, tenuto a battesimo da una studentessa che a marzo era stata vittima di una aggressione su un convoglio della linea Treviglio-Milano. Intanto la sicurezza resta priorità generale.

E lo conferma il decreto governativo che assegna nuovi poteri ai sindaci. Insufficienti, secondo il governatore Maroni: «Va bene il Daspo - dice - ma il sindaco deve avere il potere di ordinanza per gestire la sicurezza nella città»

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