Anche Bonanni contro Mazzotta

Scontro aperto in Bpm tra il presidente Roberto Mazzotta e i sindacati: in gioco c’è il rinnovo del cda. A partire dalla poltrona di Mazzotta, che i sindacati interni vogliono affidare a Massimo Ponzellini (Impregilo). A candidarlo i dipendenti-soci con l’Associazione degli Amici. Ma Mazzotta, spalleggiato dai soci non dipendenti, è sceso in campo con un’altra lista attaccando i meccanismi interni alla banca. Ieri la caustica replica di Raffaele Bonanni (Cisl): «Non si comprende perché Mazzotta voglia chiudere ingloriosamente, con il livore personale, contro i sindacalisti una parabola che lo ha visto protagonista in Bpm».

Bonanni ha anche rilevato come sia «paradossale» che Mazzotta «si sia convertito repentinamente all’invettiva populista contro il potere interno alla banca, di cui è stato la più alta espressione». Il 25 aprile l’assemblea deciderà sul cda: la sfida è tra la lista dei sindacati (che dovrebbe aggiudicarsi 10 dei 16 posti), quella di Mazzotta, i pensionati e la lista Change.

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