Angolano picchiato dice no al Comune: «Devo studiare»

Niente riflettori né ribalte istituzionali: preferisce dimenticare l’aggressione e concentrarsi sullo studio in vista di un imminente esame Assuncao Bonvindo Muteba, lo studente angolano di 24 anni picchiato per il colore della pelle da un gruppo di ragazzi sul lungomare di Nervi. A riferirlo è il vicesindaco Paolo Pissarello, che ha cercato di organizzare un incontro in municipio per presentare allo studente le scuse della città. Alla funzionaria comunale che lo ha contattato per concordare una data, Assuncao Bonvindo Muteba ha infatti risposto no: «Ha detto che preferisce cercare di dimenticare - ha spiegato il vicesindaco - che vuole essere lasciato un po’ in pace e che deve cercare di ritrovare la concentrazione perché ai primi di settembre ha un importante esame universitario». Pissarello ribadisce la volontà della amministrazione di aiutare lo studente a ritrovare la fiducia nella città: «Questo episodio è una ferita che Genova non si merita per quanto ha saputo esprimere negli anni in termini di accoglienza».


Sul fronte delle indagini la Digos, che sta ascoltando alcuni testimoni, esclude che l’aggressione sia avvenuta per motivi politici e che i presunti responsabili gravitino intorno a qualche movimento estremista, come pure che provengano dalle fila del tifo organizzato di Genoa e Sampdoria. Gli inquirenti ritengono anzi che gli aggressori dello studente angolano avranno presto un nome. La Digos conta infatti di arrivare alle prime identificazioni nel giro di qualche giorno.

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