Nel segmento C, quello delle medie, sembra inarrestabile l'offensiva del gruppo Volkswagen che anche a Parigi schiera un'imponente armata di nuovi prodotti.
Da queste parti sanno bene che le linee Maginot non servono e allora largo a sua maestà Golf VII che al Mondial fa il suo debutto in società (la commercializzazione è prevista entro la fine dell'anno).
Da 38 anni protagonista della scena automobilistica mondiale, prodotta in poco meno di trenta milioni di unità, la Golf si rigenera nuovamente conservando immutato il Dna della prima serie, quella firmata da Giorgetto Giugiaro, un'eredità testimoniata dall'inconfondibile montate C che nella nuova, firmata da Walter de Silva, grande capo del design del gruppo tedesco, contribuisce in modo decisivo alla sportività delle forme.
Golf VII, proposta a tre e cinque porte, ha un passo allungato rispetto alla VI e cresce in lunghezza (4,25 metri contro i 3,70 della prima serie), ma perde cento chili di peso, un'enormità se pensiamo che un motore, da solo, pesa circa altrettanto.
La nuova Golf è costruita sulla nuova piattaforma Mqb ( Multi Quer Baukasten) destinata, grazie alla sua flessibilità, ad accogliere decine di modelli del gruppo Volkswagen e che è già stata utilizzata per la Audi A3 Sportback, alla sua prima assoluta al Mondial insieme alla S3 da 300 cv realizzata su base A3.
Versione a cinque porte della media di Ingolstadt, per distinguersi dalla cugina di Wolfsburg che nutre crescenti ambizioni premium, la Sportback punta moltissimo sul design esclusivo del brand dei quattro anelli e sulle raffinate tecnologie tradizionali del marchio Audi.
Le novità di Wolfsburg non finiscono qui, perché Seat lancia la nuova Leon, sempre sul pianale Mqb, ma in chiave latina, più passionale, in linea col temperamento del marchio iberico. Più tranquilla, perfetta come unica auto di famiglia (una necessità purtroppo crescente), è la Toledo, classica tre volumi (quattro porte più portellone) con un bagagliaio da record, stilisticamente slegata dal modello precedente ma molto simile, per taglia e missione, alla Skoda Rapid, berlina con carrozzeria analoga: entrambe misurano 4,83 metri e hanno oltre 500 litri di bagagliaio, ma, assicurano i vertici dei due brand, hanno identità diverse che impediranno fenomeni di cannibalizzazione interne al gruppo Vw.
A rispondere all'offensiva germanica ci pensa il gruppo Hyundai-Kia che è ormai saldamente inserito tra i primi cinque gruppi automobilistici a livello mondiale.
Hyundai propone, per il segmento C, la terza variante di carrozzeria per la i30, la sportiva tre porte che completa l'offerta dopo il lancio della cinque porte e della Wagon, un percorso parallelo a quello della controllata Kia che al Mondial fa debuttare la Pro cee'd tre porte, oltre alla nuova serie del monovolume compatto (ma c'è anche la versione a sette posti) di Carens.
Nuovo look anche per l'Mpv Verso di Toyota che ha scelto Parigi per svelare la rinnovata gamma della media Auris che d'ora in avanti sarà disponibile anche nella versione familiare Touring Sports.
Sul fronte low cost troviamo Dacia Logan e Sandero con un nuovo design, più personale. Mentre nella fascia delle medie premium la Volvo V40, da pochi mesi sul mercato, si presenta nella allroad CrossCountry e nella cattiva R.
Per Mercedes-Benz si allarga l'offerta della Classe B, ora anche con propulsione elettrica.
Competitor che arriva da un marchio un tempo alleato di Ford è la Mazda6, berlina e station wagon, anch'essa esordiente allla rassegna parigina.
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