Arriva in Senato il caso del genovese oscurato perché «berlusconiano»

Il video che dà del pedofilo al presidente del Consiglio? Quello gira che è un piacere. Nessuna censura, ma tanti sorrisi e commenti divertiti tra gli utenti con la canzoncina «Silvio Special» pronta ad insultare Silvio Berlusconi con battute del tipo «...ti piace tanto andare insieme a minorenni e puttane...» oppure «...la Carfagna cosa ci sta a fare alle Pari Opportunità se solo a te la darà?...». Ma quella è satira, ci mancherebbe se da destra piovessero critiche perché sarebbe un tentativo di censura, silenziatori alla democrazia e le continue e tartassanti ovvietà a cui bisogna abituarsi. Questo è solo un assaggio, piccolo antipasto di quel pianeta della rete che è diventato Facebook, social network dove tutti possono dire di tutto contro chiunque, ma nessuno può pensare di difendere Silvio Berlusconi. Pena? L’oscuramento.

Quello che è accaduto ad Andrea Cevasco, responsabile per il Pdl genovese della comunicazione, è noto ai lettori del Giornale: cancellato per la seconda volta dal sito internet perché aveva pubblicato un suo pensiero in difesa dell’operato del governo e di Silvio Berlusconi nella(...)