"Dov'è il fascismo? Fai tv spazzatura". Sgarbi fa a pezzi Formigli

Il conduttore parla di rigurgiti fascisti ma il sottosegretario contesta con fermezza il suo teorema: "Non c'è il fascismo, non c'è nulla!". Poi l'intemerata: "Fate una tv spazzatura che guarda soltanto la sporcizia"

"Dov'è il fascismo? Fai tv spazzatura". Sgarbi fa a pezzi Formigli

"Giorgia Meloni non riesce a dire 'sono antifascista'...". Le premesse fatte da Corrado Formigli annunciavano l'ennesimo dibattito orientato alla faziosità. E così, difatti, è stato. Ieri sera, a Piazzapulita, il conduttore campano ha imbastito un confronto sui presunti rigurgiti fascisti mettendo di tutto nel calderone. Prima ha parlato del premier, poi ha proposto un servizio sulle chat antisemite di un gruppo neofascista ferrarese. E infine si è rivolto a Vittorio Sgarbi per interpellarlo sulla questione. Il critico d'arte, tuttavia, si è ribellato a quel tentativo di accostare in modo allarmistico circostanze completamente diverse tra loro e ha letteralmente annichilito il padrone di casa.

"Fate tv spazzatura", lo sfogo di Sgarbi a Piazzapulita

"Non c'è un partito fascista, non c'è nulla! Ci sono dei pezzi di Casa Pound che hanno già sciolto. Non puoi sciogliere quello che non c'è", ha dapprima esclamato il professore, prendendosela poi con Formigli per quel servizio sulla sua città natale. "Devi rispettare Ferrara, rispettare il suo Rinascimento, la sua cultura, la sua bellezza. Abbiamo un museo su Bassani (Giorgio, scrittore antifascista, ndr) che è un esempio per i giovani. Portate gli esempi, non fate una televisione spazzatura che guarda soltanto la sporcizia di chat di dementi. Quelli sono dementi, non sono fascisti!", ha tuonato il sottosegretario, stigmatizzando così i fanatismi ma invitando allo stesso tempo a circoscriverli per quel che sono.

"Dov'è il fascismo?"

Poi l'intemerata vera e proprio contro Formigli e la sua trasmissione. "Non potete fare del falso antifascismo (...) La vostra è una spiegazione fasulla. Dite 'dobbiamo cacciare il fascismo', ma dove è? Chi lo rappresenta, quei cogl*oni che sfilano a Predappio? Sono dei fanatici?", ha strillato il professore in un adirato climax ascendente. Ed è quindi scattata la l'inarrestabile raffica sgarbiana che ha messo ko il conduttore sul fronte dialettico: "Trovo che la tua sia una politica fascista, stai facendo del fascismo, del razzismo, stai colpendo persone senza elementi precisi attraverso la spazzatura. Stai facendo questo, la tua è spazzatura".

"Meloni post-fascista", il confronto tra Sgarbi e Formigli

Sovrastato dall'intemerata dal sottosegretario, il padrone di casa di Piazzpulita ha quindi sviato il focus ed è tornato al suo chioso fisso iniziale. "Vittorio, ti sto chiedendo perché perché Giorgia Meloni non si dichiara antifascista", ha sollecitato. Ma anche in questo caso Sgarbi ha smontato a modo suo la possibile polemica. "Ma perché si deve dichiarare antifascista? La Meloni nasce da un'area politica che era legata al fascismo ed è antifascista perché è post-fascista.

Il fascismo non c'è! Il fascismo si combatte quando c'è, non quando non c'è. Troppo comodo!", ha esclamato. Difficile, se non impossibile, tirare Sgarbi per la giacchetta e trascinarlo nel vicolo cieco di certe dispute.

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