Aumenta di 1,5 euro il canone della Rai

Aumenta a 110,50 euro il canone Rai per il 2011. Lo ha deciso ieri il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, fissando un incremento di 1,5 euro rispetto al 2010 (109 euro), in linea con l’inflazione programmata. Il maggior esborso dovrebbe portare circa 30 milioni in più nelle casse di Viale Mazzini, una cifra dunque ben lontana dai 300 milioni in più che la Rai ha chiesto al ministero per coprire i costi di servizio pubblico per il prossimo anno. In base alla legge, infatti (articolo 47 del Testo Unico della Radiotelevisione) l’ammontare del canone deve consentire alla tv pubblica di adempiere agli obblighi di servizio pubblico in base all’ultimo bilancio - e la contabilità separata 2009 ha certificato uno «sbilancio» di 335 milioni, dirottati sui programmi di servizio pubblico dagli introiti pubblicitari.

Sul fronte dell’evasione resta in piedi l’ipotesi - che non si è però riusciti a inserire nel milleproroghe - di agganciare la riscossione del canone all’utenza elettrica: un punto sul quale Romani ha confermato il suo impegno in più di un’occasione.

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