Il candidato sindaco ancora non lo hanno trovato, epperò si permettono di scherzare: «Appena lo troveremo i genovesi saranno i primi a sapere» sorride Michele Scandroglio il coordinatore regionale di Forza Italia. Lottimismo, qui allincontro fra gli amministratori azzurri e lonorevole Mario Valducci il responsabile nazionale Enti locali, è dettato dal fatto che «il centrosinistra sta facendo tutto da solo, da una Finanziaria che scontenta tutti a livello nazionale alle beghe locali sui candidati. Anzi se Prodi volesse venire a fare campagna in Liguria gliene saremmo grati».
Certo che le maniche bisogna rimboccarsele lo stesso: alle prossime amministrative «votano due liguri su tre», segnala il consigliere regionale Franco Orsi, per un totale di 19 comuni e un milione e 169.162 cittadini, ed è «il primo voto a valenza politica, un test sul governo sia nazionale sia regionale». Così, ieri Valducci ha dettato le linee guida sul programma, con un appello-decalogo: eliminare gli sprechi nei Comuni, applicare rigorosamente la sussidiarietà orizzontale («meno Stato e più cittadini»), comprimere limposizione fiscale senza approfittare della possibilità scritta in Finanziaria di aumentare lIrpef, dare massima trasparenza ai conti pubblici, accentuare la meritocrazia fra i dipendenti di Comuni e Province, puntare sulle infrastrutture, sulla qualità dellambiente e sullo sviluppo economico, combattere levasione fiscale, dare attenzione «ai nostri valori, dalla famiglia allimmigrazione». Il nome del candidato? «Sarebbe prematuro fare ipotesi ora, mancano ancora sette mesi». Di certo, «abbiamo lobbligo di sceglierlo al di là delle casacche indossate fino a ieri, in base alla popolarità e alla capacità di rappresentare il territorio».
Le liste invece, quelle sono già pronte: 500 candidati, anche new entry di Forza Italia, si sono messi a disposizione «con un entusiasmo e una partecipazione inaspettati» segnala Scandroglio. Anche questo fa ben sperare: «Sono convinto che i risultati elettorali riserveranno molte sorprese. A portarle sarà la forza della negatività che questo governo sta producendo dappertutto».
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