Bancari in tensione

Borsa al rallentatore a Piazza Affari, per la festività della Repubblica. Il primo effetto è stato il dimezzamento nel volume degli affari, indicato ieri in 3,2 miliardi di controvalore, con poco più della metà degli scambi giornalieri dello scorso mese di maggio, indicati in 5,8 miliardi di euro. Più complessa l’interpretazione della tendenza, con gli indici ufficiali che hanno oscillato, nei due sensi, di poche frazioni rispetto alla vigilia, mentre AllStars e Techstar si sono aggiudicati un recupero intorno all’1%. A guidare il mercato sono stati ancora i titoli bancari per l’interpretazione che è stata data alla relazione Draghi, circa i nuovi assetti del settore: in tensione i titoli dei piccoli istituti, come Carifirenze (più 7,5%), Finnat (più 6,5%) e Carige (più 5,7%). Di nuovo in fermento le «popolari», con Milano, Verona-Novara, Bpi e Bpu in crescita superiore all’1%.

Le previsioni di sistemazioni di pacchetti azionari tra Fiat e Mediobanca ha premiato quest’ultima che cresce del 2,5%, mentre è in negativo la chiusura del titolo automobilistico; in forte ascesa le holding degli Agnelli, con Ifil in rialzo di oltre il 5% e Ifi del 3%. Deboli gli energetici e resistenti i telefonici.

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