Sarà anche vero che il pugilato è il più cinematografico degli sport ma ci fosse una volta che, sul grande schermo, ci facessero vedere un incontro che paventi un minimo di verosimiglianza. Anche The Fighter, premiato con due Oscar, non si sottrae ad una regola che non ha risparmiato pellicole ben più celebri ambientate intorno al ring.
La storia pesca dal mondo reale, raccontando le vicende di Micky «Irish» Ward (Mark Wahlberg) e Dicky Eklund (Christian Bale, che per questa parte ha vinto la statuetta per il miglior attore non protagonista), due fratellastri che nella boxe cercano (il primo) o hanno cercato (il secondo) l’unica strada per riscattarsi socialmente e sfuggire ad un destino che, comune a molti, sembra già scritto da una monotona sceneggiatura. Micky, l’eroe buono, crolla, per quasi novanta minuti, non solo sul tappeto del ring ma anche sotto i colpi di una famiglia che lo soffoca, non lo ascolta, lo sfrutta. A partire proprio da Dicky che, dopo aver avuto la sua grande occasione e la sua porzione di gloria (si vanta di aver buttato al tappeto Sugar Ray Leonard che forse era inciampato), sciupate dalla droga e da una cronica immaturità, si reinventa allenatore del fratello ma in maniera borderline. Fino all’inevitabile arresto.
Siamo nel Massachusetts più profondo, immagine di una America depressa che di chance non te ne concede neanche una, figuriamoci la seconda. Eppure, grazie all’amore della cameriera e fidanzata Charlene (una Amy Adams ingiustamente non premiata), Micky riemerge, spiritualmente e fisicamente, dal baratro nel quale la sua ingombrante e numerosa famiglia, dove a portare i pantaloni è la madre manager Alice (Melissa Leo, miglior attrice non protagonista), lo aveva fatto sprofondare. Fino a diventare campione del mondo con un finale di riappacificazione dove manca solo che gridino «Adriana» per completare il pittoresco quadro.
Il film, match a parte, è comunque godibile e si fa perdonare alcune forzature difficilmente digeribili come la scelta di due protagonisti anagraficamente in contrasto. Ci vuole fantasia a far passare Bale (nella realtà, di tre anni più giovane) da fratello maggiore di Wahlberg, un po’ troppo vecchiotto per i panni del pugile emergente.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.