Roma - «Mi piacerebbe che questi fossero i “Telegatti della pace”. Che riuscissero, cioè, a far fare la pace a Pippo Baudo e Zucchero, alla Bignardi e Mentana, a Gigi D'Alessio e i fotografi...». Scherza, Claudio Bisio. Ma mica poi tanto. Che questo sia stato un anno televisivo turbolento, si nota anche dalle battute del conduttore del Gran Premio dello Spettacolo 2007. E che litigi e polemiche arrivino a contagiare anche i Telegatti (la cui serata, in scena stasera a Roma, sarà sugli schermi di Canale 5 sabato alle 21), è confermato dalle recenti proteste di Enrico Mentana, che ritenendo improprie le trasmissioni assieme alle quali il suo Matrix era inserito fra le «nomination» della categoria «Informazione e Approfondimento», ha ritirato il programma dalla gara. «Un fatto che dimostra una volta di più quanto tutti vorrebbero portarsi a casa un Telegatto - considera imperturbabile Daniele Soragni di Sorrisi e Canzoni TV, che da ventitré anni organizza il premio baffuto - La categoria dell'informazione è talmente vasta, che era inevitabile che qualche programma ne restasse fuori. E d'altra parte qualsiasi premio, fatalmente, presta il fianco a critiche o malumori».
Gli unici a non rannuvolarsi (a parte i vincitori, che verranno dichiarati solo nel corso della serata) saranno così i Telegatti di Platino: conferiti cioè alla carriera e fuori competizione. I prescelti (un big per ciascuna categoria) saranno: Pippo Baudo per la tv, Laura Pausini per la musica, Gigi Buffon per lo sport, Michele Placido per il cinema. «Già al secondo anno romano (prima si svolgevano a Milano), i Telegatti non sono solo un riconoscimento televisivo, ma premiano anche altre forme di spettacolo: il cinema (candidati i film Notte prima degli esami, Il mio miglior nemico, Ti amo in tutte le lingue del mondo), la musica (col miglior disco conteso fra Laura Pausini, Gianna Nannini e Gigi D'Alessio) e lo sport (candidati la Nazionale di Calcio, Valentino Rossi, Alessandro Del Piero)». A contendersi invece i riconoscimenti televisivi, saranno Ballando con le stelle, Amici e Striscia per la Trasmissione dell'Anno; Lucignolo e Le invasioni barbariche per l'Informazione e l'Approfondimento; I Cesaroni, Distretto di polizia 6 e Capri per la Fiction; Fiorello, Michelle Hunziker e Claudio Amendola per il Personaggio dell'Anno. Come al solito, già fra le candidature netta prevalenza di programmi Mediaset su quelli Rai (sei a due) e uno solo in rappresentanza di La7. Ancora fuori competizione, invece (e nonostante le assicurazioni espresse l'anno scorso) la tv satellitare. «Non siamo ancora attrezzati per accogliere in gara i programmi Sky - è la poco convincente spiegazione di Soragni -. Ma dalla prossima edizione, nessun dubbio: anche loro saranno della partita». Quanto agli altri esclusi («Capisco ad esempio la Panicucci, arrabbiata perché La pupa e il secchione non è in nomination»), «come dice Costanzo, presidente della giuria che ha scelto i nomi fra cui poi i lettori di Sorrisi hanno votato le nomination, le giurie si fanno più nemici che amici».
E i conduttori? Comprensibilmente emozionati, ma pronti alla battuta che stempera, gli eroi di Zelig Claudio Bisio e Vanessa Incontrada.
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