Un bicchiere in più costa a Toni il ritiro della patente

Un bicchiere in più costa a Toni il ritiro della patente

Non ha sbagliato, un rigore, non si è «mangiato» un gol ma è stato tradito dall’alcoltest. Risultato? Il centravanti della Juventus Luca Toni è stato multato e la sua patente sospesa per tre mesi.
Il calciatore, al volante della sua auto, è stato fermato per un controllo da una pattuglia della polizia municipale di Modena nella notte tra sabato e domenica a Montale: sottoposto alla prova dell’etilometro, è risultato avere un tasso di poco superiore al consentito. Da qui il verbale amministrativo e la sospensione della patente. Il campione del mondo, che aveva festeggiato l’anniversario di fidanzamento con la sua compagna in un ristorante, stava tornando a casa, a Serramazzoni. La Juventus ha emesso un comunicato tramite il quale ha precisato che l'alcoltest a cui l'attaccante è stato sottoposto - ha riscontrato un tasso alcolico di 0.6 g/l, di poco superiore al limite legale di 0.5 g/l. «Dura lex sed lex» si potrebbe aggiungere. Per arrivare a quel tasso di «ubriacatura» bastano infatti un paio di bicchieri di vino.

E già qui ci sarebbe da discutere. Milioni di automobilisti continuano a guidare col telefonino all’orecchio, inchiodando per rispondere ai messaggini. Ma se alzi il gomito di un millimetro, pur essendo sobrio, questa strana legge punisce.

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