Un destino di morte si nascondeva nei numeri della più innocente tra le vittime del folle sparatore entrato in azione sabato in Arizona. Christina, la bambina di 9 anni rimasta uccisa nella strage di Tucson era infatti nata l11 settembre del 2001, nello stesso giorni degli attacchi alle Torri Gemelle di New York. Lo ha confermato il padre, John Green, riferendo in lacrime ai cronisti che la sua figliola, per quanto giovanissima, era unappassionata di politica: era recentemente stata eletta nel collegio degli alunni della sua scuola elementare.
Era stata un vicina di casa della famiglia Green, sabato, a proporre alla bambina di accompagnarla allincontro a Tucson con la parlamentare democratica Gabrielle Giffords, pensando che si sarebbe divertita. La bambina aveva infatti acconsentito con entusiasmo ad assistere al primo comizio della sua vita.
Le altre vittime della sparatoria sono il trentenne Gabe Zimmerman, assistente per le iniziative con gli elettori della Giffords, il giudice federale John Roll e tre pensionati di età compresa tra i 74 e i 76 anni. Oggi in tutti gli Stati Uniti sarà osservato un minuto di silenzio per onorare la piccola Christina Green e le altre vittime falciate dalla follia omicida di Jared Lee Loughner.
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