Quando ha visto abbassarsi le luci in consiglio comunale, qualcuno ha pensato: «Vuoi vedere che coi tagli alla Finanziaria qui ci ritroviamo a lavorare al lume di candela?» Ma le ristrettezze economiche stavolta non centrano: solo un banale guasto che però nessuno ha trovato fino a tardi. Tuttavia il sistema di alimentazione demergenza ha consentito di tenere accese le apparecchiature e al presidente Manfredi Palmieri di concludere la seduta.
Sono da poco passante le 19, da due ore e mezza il parlamentino milanese sta dibattendo lordine del giorno, quando di colpo lilluminazione diventa più fioca. Nessuno ci fa caso più di tanto, perché il sistema di registrazione audio video, di voto elettronico e amplificazione funziona, alimentato dallapparato di emergenza. Anzi, è proprio Palmieri ad avvertire i consiglieri dellintoppo, ma anche che i lavori possono proseguire senza disagi. Nel frattempo però si apre un altro «fronte». Il Comune sembra non abbia più elettricisti, avendo «esternalizzato» lassistenza a una ditta privata. Che per carità, per arrivare, arriva, ma ci mette tre buoni quarti dora prima di rintracciare il quadro elettrico. Comunque, anche dopo averlo trovato, non riesce a isolare il guasto. Morale della favola? Comincia la caccia ai vecchi elettricisti. Che, smantellato il servizio, erano stati mandati a fare i giardinieri o i becchini.
E mentre in qualche modo lenergia torna in una parte di Palazzo Marino, quella che dà su piazza della Scala, sembra sia stato rintracciato un vecchio dipendente a cui affidare le speranze: se arriva in un orario decente proverà a riparare il guasto, altrimenti se ne riparla stamattina.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.