Brescia, vigilante fermato per omicidio volontario: "Non era sotto minaccia"

La guardia giurata arrestata dai carabinieri alle 6 nella sua abitazione. Per la procura avrebbe sparato senza essere minacciato dai rapinatori: ne ha uccisi due ieri pomeriggio a Quinzano d'Oglio

Brescia, vigilante fermato 
per omicidio volontario: 
"Non era sotto minaccia"

Brescia - Omicidio volontario. È stata posta in stato di fermo per omicidio la guardia giurata di 36 anni che ieri pomeriggio a Quinzano d’Oglio ha ucciso due rapinatori che stavano fuggendo dopo aver svaligiato la Cassa artigiana e rurale di via Cavour.

La ricostruzione Intorno alle 6 l’uomo è stato prelevato dai carabinieri nella sua abitazione e poi portato nel carcere di Brescia. Secondo l’accusa, il vigilante avrebbe sparato una quindicina di colpi con la sua Beretta 92 bifilare malgrado fosse estraneo alla rapina, senza essere sotto minaccia e contro persone (armate solo di taglierino) che stavano fuggendo.

Giustificazione Non sembra quindi che gli inquirenti abbiano, al momento, creduto a quanto riferito dalla guardia giurata e cioé che i malviventi abbiano cercato di investirlo e nemmeno che abbiano ritenuto importante che prima di sparare l’uomo abbia intimato ai tre rapinatori di fermarsi.

Due morti e un arresto Le vittime, colpite a morte mentre stavano scappando a bordo di un’auto rubata con un bottino di poco più di 10mila euro, sono Ivan Alpignano, 38enne di Caselle Torinese, e Otello Astolfi,

pluripregiudicato ravennate di 62 anni. A finire in manette è stato invece Dario Delle Grottaglie, 30enne di Cirié, bloccato tre ore più tardi mentre pedalava con la bici rubata a un passante nelle campagne di Pontevico.

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