Una fotografia delleccellenza nazionale enogastronomica, ma non solo. Gusto spazia dal mondo del vino a quello delle produzioni artigianali, alla storia dei più raffinati cru classé, fino alle aziende vinicole di chiara fama e maggior tradizione. «In Italia, anche la grande distribuzione del cibo, contiene in sé tutti quegli elementi di freschezza, genuinità e ricercatezza che rendono la nostra tavola la più apprezzata al mondo - sottolinea leditrice Maria Elena Golfarelli -. La verità è che i consumatori italiani rappresentano il miglior filtro di qualità possibile. Sul mercato del gusto soltanto i prodotti migliori reggono. Chi ama il buon vino e il sapore delle nostre produzioni artigianali sa scegliere e acquistare consapevolmente. Su Gusto ho scelto di mettere in primo piano soltanto quelle aziende in cui si trova ancora la vera qualità made in Italy». La nuova edizione del periodico di cultura enogastronomica edito da Golfarelli e diretto da Marco Zanzi - in edicola nei prossimi giorni con il Giornale - esce in occasione del Vinitaly, lappuntamento storico più importante per il mondo del vino. La rivista si conferma, anche questanno, come una delle vetrine di settore privilegiate presenti a Verona. «Su Gusto le più importanti personalità del mondo della cultura, del cibo e dellindustria alimentare, come Carlo Petrini, Gualtiero Marchesi e Paolo Massobrio, ci segnalano i produttori migliori - spiega Golfarelli -. E così, da Nord a Sud, il prossimo numero si concentra sui nomi più rinomati del settore». Tra le regioni simbolo, il Veneto, cornice da sempre dellevento fieristico tra i più importanti del mondo.
«Sono orgogliosa di presentare questa rivista anche al Vinitaly, proprio dallo stand del Veneto - continua -. Questo territorio rappresenta un motore propulsivo per leconomia. E le politiche agricole portate avanti dal governatore Luca Zaia, ne sono una dimostrazione». In una lunga intervista su Gusto, a fare il punto è proprio Franco Manzato, assessore allAgricoltura della Regione Veneto. «Il vino è un prodotto vivo, che va costantemente migliorato per renderlo sempre più rispondente alle esigenze e alle aspettative dei consumatori - spiega -. Il nostro impegno è rivolto soprattutto alla valorizzazione del sistema e ai suoi protagonisti». A parlare a nome dei settori di grand cru, ma anche dei minori, è Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Federvini, soddisfatto degli ultimi dati resi pubblici dalla Coldiretti, che evidenziano come nel 2010 si è registrato il picco massimo delle esportazioni, con le aziende italiane che hanno realizzato un fatturato stimato in 3,7 miliardi di euro, in aumento del 9%. Il vino, insomma, è diventato la voce più importante dellexport agroalimentare nazionale. «È chiaro - aggiunge Gancia - che intendiamo migliorare questo record nel 2011. Dobbiamo conquistare nuovi spazi nei mercati emergenti quali Russia, Cina e India». Sul Vinitaly - primati e punti deboli - è proprio Gancia a indicare con severità gli obiettivi da perseguire non senza criticità.
«La fiera - conclude - continua a essere uno strumento utile per gli operatori che vogliono acquisire maggiore visibilità in un mercato sempre più competitivo. Vanno, però, ripensate le manifestazioni fieristiche, da svolgere in quartieri adeguati e con disponibilità di servizi nel bacino territoriale limitrofo.
Un brindisi con «Gusto» Il magazine Golfarelli vetrina di settore al Vinitaly
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