Il buon vecchio McCoy Tyner tutto cuore, tecnica e potenza

L’illustre pianista McCoy Tyner è stato ospite di Milano per quattro giorni consecutivi nello stesso locale, il Blue Note. Era previsto che il primo concerto, organizzato da MiTo-Settembre Musica, fosse per pianoforte solo e gli altri, a cura del club, per il trio con Gerald Cannon contrabbasso, Eric Kamau Gravatt batteria e Gary Bartz sassofonista ospite. L’appuntamento più interessante era il primo perché più raro (e non solo). Ma Tyner, all’ultimo momento, ha spiazzato tutti chiedendo e ottenendo di suonare in gruppo anche per Mi-To. L’attenzione si è comunque concentrata sull’ex collaboratore di John Coltrane, sebbene, a conti fatti, Gary Bartz sia stato il più attivo e il migliore.

Tyner è sembrato se stesso, poderoso come una volta, soltanto nel brano ellingtoniano In A Mellowtone e nella sua nota Latin Suite. Sebbene lui continui a sostenere il contrario, Tyner non pare uscito del tutto dai guai di salute di due anni fa. I suoi ammiratori si augurano che sia un’impressione sbagliata.

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