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Calcio, la prossima serie A fatturerà 1,7 miliardi di euro

Secondo lo studio di StageUp - Sport & Leisure Business ci sarà una lieve flessione rispetto all'ultima stagione. Poco sfruttato il settore dei nuovi mezzi di comunicazione: su Facebook solo sei team superano i 100mila fans e solo Milan e Juventus sono nella top ten internazionale

Quella che partirà il prossimo 27 agosto, sciopero giocatori permettendo, sarà, in Serie A, una stagione da circa 1,7 miliardi di euro di fatturato. A fare i conti in tasca al campionato 2011/2012, è uno studio StageUp - Sport & Leisure Business, società bolognese di ricerca e consulenza nel campo dell'economia dello sport.
Al netto delle plusvalenze da cessione dei giocatori, viene evidenziato nella ricerca, la massima serie, complessivamente, fatturerà 1.680 milioni di euro (un dato sostanzialmente in linea con il 2010/2011: rispetto allo scorso anno si stima una lieve flessione 0,3%) in arrivo, in massima parte, dai diritti media (59%), seguiti da attività commerciali (26%) e dai biglietti venduti al botteghino (15%).
Sul fronte «macro-economico» continentale - secondo lo studio - la Serie A appare in discreta salute: i debiti del torneo italiano, viene osservato, «ammontano a 2,3 miliardi di euro e, fatta eccezione per quelli della Bundesliga a quota 0,7 miliardi, sono contenuti rispetto a quelli della Liga (3,5 miliardi) e a quelli della Premier League che superano i 3,9 miliardi».
Secondo la società bolognese, «grazie alla contrattazione collettiva dei diritti tv, i club hanno usufruito nella scorsa stagione di aumenti medi di introiti attorno al 20% mentre i ricavi da sponsor, nonostante la crisi dei mercati, si mantengono stabili. Rimane una certa difficoltà delle società nell'arginare i costi legati al personale giocatori - viene sottolineato ancora - a fronte di opportuni investimenti su asset patrimoniali non solo sugli stadi, ad eccezione della Juventus, ma anche sulla valorizzazione del marchio grazie all'uso delle nuove tecnologie».
Settore, quello dei nuovi mezzi di comunicazione, ancora non troppo sfruttato: guardando al solo canale di Facebook, appena sei team (Milan, Juventus, Napoli, Inter, Roma e Lazio) possono vantare più di 100.000 fan e solo il Milan (l'unica società ad avere un numero di seguaci sul social network più alto del numero dei suoi tifosi in Italia) e la Juventus sono presenti nella top ten internazionale dei fan su Facebook. I rossoneri (settimi) ne hanno 4.960.000 e i bianconeri (ottavi) 2.131.000.
Numeri ben distanti dagli oltre 18 milioni di appassionati virtuali del Barcellona e dei poco più di 17 milioni di Manchester United e Real Madrid, inseguitrici dei blaugrana.
«Sul fronte economico-finanziario - afferma Giovanni Palazzi, presidente di StageUp - Sport & Leisure Business - la Serie A possiede tutte le potenzialità per competere con i maggiori campionati in Europa. Due sono le principali strade da percorrere anche e soprattutto in ottica fair play finanziario.

La prima è un progressivo spostamento di risorse economiche su investimenti di medio e lungo periodo, verso gli stadi di terza generazione; la seconda - conclude - è la necessità, ormai più inderogabile, di proteggere e valorizzare il proprio marchio per ottenere maggiori ritorni commerciali dal merchandising e dalle numerose opportunità offerte dai nuovi media».

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